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Paolo Conte, mi racconto ma non è una celebrazione

Paolo Conte, mi racconto ma non è una celebrazione

A Venezia Via con me di Giorgio Verdelli . Nascerà Fondazione

VENEZIA, 12 settembre 2020, 13:29

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Paolo Conte è "uno scrittore di paesaggi", le sue sono canzoni per tanti aspetti "cinematografiche". Il film 'Paolo Conte - Via con me' di Giorgio Verdelli, in anteprima a Venezia 77 e in ben 270 sale con Nexo digital come evento il 28, 29 e 30 settembre è proprio questo: una storia del grande artista di Asti attraverso le sue canzoni, il racconto della loro nascita, mescolato ai filmati dei concerti e alle voci di tanti colleghi che ne condividono l'amore per la musica - da Renzo Arbore a Vinicio Capossela - e dei tanti che lo hanno incrociato e continuano ad essergli vicini, primo fra tutti Roberto Benigni per il quale Conte scrisse la colonna sonora del primo film Tu mi turbi. "Una celebrazione? Non mi appartengono tanto le celebrazioni, non le amo però qui c'è il cinema ed è una cosa che mi è sempre stata congeniale", dice in un'intervista all'ANSA.

Paolo Conte, che ha 83 anni, su consiglio del medico per ragioni precauzionali, ha dovuto rinunciare a venire alla Mostra del cinema e la sua assenza certamente oggi pesa (neanche un collegamento zoom) e così ad accompagnare il film di Verdelli, con il produttore, è Rita Allevato, la sua agente da 41 anni. "Paolo non ama apparire, ho dovuto convincerlo per accettare questo film spiegando che lo avremmo disturbato meno possibile. Ha detto sì e questo sarà uno dei documenti che finiranno nella Fondazione Paolo Conte - spiega annunciando l'iniziativa - che stiamo aprendo e che avrà scopo culturale e di beneficenza". In Paolo Conte - Via con me, una gioia per gli appassionati del jazz dell'avvocato, anzi del principe come lo chiama Benigni, " un guelfo astesano, chic e charme", ci sono 35 pezzi musicali, impossibile citarli tutti da Azzurro, Un gelato al limon, Topolino amaranto ecc ecc , e l'essenza della sua musica e del fascino potente che emana. "Una mia canzone - spiega ancora all'ANSA - nasce intanto da un'ispirazione musicale, tecnicamente avviene sempre prima, poi dentro cerco di infilarci le parole che questa musica mi ispira", una formula semplice: "Matita, gomma e fogli di carta, molti finiscono nel cestino. Rifuggo l'autobiografico, io continuo a scrivere sognando che quella canzone la cantino altri, poi me ne impossesso ma non cambia molto, quel tot di autobiografico rimane il resto è invenzione". Nel film il musicista si descrive come un antidivo, "ho sempre cercato di nascondermi", dice spiegando perchè il film in buona sostanza non rivela affatto sue cose private ma piuttosto esalta la sua musica. "Non ho mai avuto velleità di successo personale, tengo molto al successo delle canzoni questo si e in questo non mi do' limiti. Sono avvocato difensore dell'identità delle mie canzoni". Tra le tante curiosità, oltre ad un fantastico storico filmato del 1986 al Tenco con l'irruzione di Benigni e sul palco Conte, De Gregori, Ivano Fossati con Roberto che dichiara di essere innamorato della moglie di Paolo Conte al ritmo di Sudamerica, c'è la storia tra Conte e De Gregori sul Gelato a limon 'stravolto' dal cantautore romano e da Lucio Dalla nel tour e dell'incontro imbarazzante e casuale per le strade di Roma. E' tenero invece Paolo Jannacci quando racconta dell'incredibile amicizia tra il padre Enzo (che Conte giudica "il più grande cantautore che l'Italia abbia mai espresso") e Paolo: "c'era sempre questa gag al telefono tra loro: Pronto c'è il poeta? Sono il genio'". Il cinema per Conte è una grande passione, "è cominciata da ragazzo di provincia. Ricordo che una volta sono andato una sera di pioggia nella sala vicino alla stazione e davano Il bacio dell'assassino, ero l'unico spettatore ma mi piacque moltissimo. Ed è sempre rimasta una passione". Durante il lockdown Conte racconta di essere stato "un privilegiato, ho passato la quarantena in campagna, certamente meglio di chi l'ha vissuta in città. L'ho vissuta come una brutta cosa che non dovrebbe ripetersi". Nel film intervengono tra gli altri De Gregori stesso, il fratello Giorgio, Caterina Caselli, Stefano Bollani, Pupi Avati ("l'ho sempre odiato, le donne tutte pazze di lui", scherza), Luca Zingaretti, Renzo Arbore, Vincenzo Mollica, Isabella Rossellini, Guido Harari, Cristiano Godano, Giovanni Veronesi, Lorenzo Jovanotti, Jane Birkin, Patrice Leconte, Peppe Servillo. Paolo Conte, Via con me è prodotto da Sudovest Produzioni, Indigo Film in collaborazione con Rai Cinema.
   

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