Un crollo ogni quattro giorni di
scuola, tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una
su venti in grado di resistere ad un terremoto. Crescono gli
investimenti per la manutenzione ad opera degli enti
proprietari, Comuni e Province: in media di 50mila euro ad
edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila
euro per quelli straordinari, ma il divario fra le varie realtà
regionali è notevole. Emerge una Italia a tre velocità, sia
sulla manutenzione che sull'adempimento delle norme e delle
certificazioni richieste dalla legge: ad investire di più sulla
manutenzione ordinaria è la Lombardia (in media quasi 119mila
euro), meno la Puglia (non si arriva ai 3mila euro); la verifica
di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel 2% delle
scuole calabresi e nel 59% di quelle umbre, il certificato di
prevenzione incendi è presente nel 69% degli istituti del
Trentino Alto Adige e solo nel 6% di quelli laziali. Questi
alcuni dei dati che emergono dal XVI Rapporto sulla sicurezza
delle scuole, presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva.
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