Sono in arrivo nuove mobilitazioni nel
mondo della scuola: il 16 novembre gli studenti annunciano che
scenderanno in piazza in tutta Italia per lamentare assenza o
addirittura diminuzione di fondi per la scuola e l'università.
"Di Maio dichiara di voler mettere più soldi in istruzione e
meno ai petrolieri - dice Giammarco Manfreda, Coordinatore
Nazionale della Rete degli Studenti Medi - ma oltre alle
chiacchiere gli unici fatti, bozza di Legge di Bilancio alla
mano, sono 29 milioni di euro di tagli in scuola e università.
Parlano di "Scuole Sicure" in termini di cani antidroga e
telecamere, quando le scuole crollano in balia del maltempo.
Parlano di risparmi sull'alternanza, di rivoluzione del sistema,
quando in realtà c'è solo un nome diverso dato allo stesso
sfruttamento di prima, qualche ora obbligatoria in meno, 50
milioni di euro persi chissà dove. Giù la maschera, non è questo
il cambiamento: saremo in piazza il 16 novembre".
Ed uno sciopero sciopero nazionale dei docenti è stato
indetto dal sindacato ULM Scuola per il 12 novembre. Hanno già
aderito numerosi comitati. Motivo della protesta, i
trasferimenti e il pendolarismo a cui sono sottoposti tanti
insegnanti.
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