Parte oggi la nona edizione di Trame,
il Festival dei libri sulle mafie organizzato con il sostegno di
Confcommercio, in programmazione a Lamezia Terme fino al 23
giugno. Nell'ambito dell'iniziativa, domani, alle ore 19 a
Palazzo Nicotera, si svolgerà l'incontro "La moneta cattiva" con
Anna Lapini, componente di Giunta Confcommercio incaricata per
la legalità e la sicurezza, Stefania Pellegrini, Professoressa
di sociologia del diritto Università di Bologna e autrice di
libri, e Gaetano Savatteri, direttore artistico di Trame
Festival.
Partendo dalla presentazione del libro di Stefania
Pellegrini, "L'impresa grigia. Le infiltrazioni mafiose
nell'economia legale. Un'indagine sociologico-giuridica",
Confcommercio vuole animare il dibattito su quali strumenti e
politiche di contrasto possono essere messi in campo per
difendere le imprese, a loro volta presidi di sicurezza per la
collettività, dalle infiltrazioni mafiose.
Nel corso di questi anni la partecipazione di Confcommercio ha
portato a Trame lo spettacolo di teatro civile
anticontraffazione "Tutto quello che sto per dirvi è falso" di
Tiziana Di Masi, il reading a due voci "Un'impresa libera… costi
quel che costi", con Paolo Briguglia, e il manifesto "Io non ho
paura di fare impresa".
In questa edizione di Trame ogni sera sarà proiettato uno dei
quattro video della legal series "Il Titolare" una mini web
serie ironica sui fenomeni criminali che colpiscono gli
imprenditori. https://iltitolare.confcommercio.it/ Si comincia
il 19 giugno con l'episodio sulle rapine, per poi proseguire
nelle serate successive con estorsioni, contraffazione e
corruzione.
"Per rispondere al tema della nona edizione di Trame "Voi che
vivete sicuri..." abbiamo deciso - dichiara Anna Lapini - di
organizzare uno spazio di approfondimento che risponde a due
domande, strettamente collegate fra loro: "Voi che vivete
sicuri….Vi sentireste sicuri in una città senza negozi o senza
il vostro commerciante di fiducia sotto casa? E un imprenditore
come può mettere in sicurezza la sua impresa dalle infiltrazioni
mafiose? Perché i negozi di vicinato costituiscono un presidio
di sicurezza, che valorizza e qualifica i territori, favorisce
coesistenza sociale e pluralismo. E' quindi nell'interesse non
solo del settore ma dell'intera collettività contrastare i
fenomeni che minano il tessuto imprenditoriale diffuso, quali le
infiltrazioni mafiose nell'economia legale, l'espansione di una
"zona grigia" nella quale anche le imprese sane rischiano, loro
malgrado, di essere trascinate, quando non espulse da un mercato
avvelenato".
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