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Sicurezza stradale e qualità dell'aria, Legambiente in campo

Sicurezza stradale e qualità dell'aria, Legambiente in campo

Campagna itinerante fa tappa a Napoli con un flash mob

NAPOLI, 15 febbraio 2024, 12:23

Redazione ANSA

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Dopo Avellino, Messina e Reggio Calabria, approda anche a Napoli la campagna itinerante "Città2030: le città e la sfida del cambiamento", l'iniziativa organizzata da Legambiente nell'ambito della Clean Cities Campaign per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni.
    In occasione della tappa napoletana, Legambiente insieme a Cicloverdi, Fiab Napoli, Napoli Pedala, Napoli Bike Festival, Greenpeace gruppo locale Napoli, Rete sociale Nobox e al Comitato per la Ztl Dante ha organizzato un flash mob per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della sicurezza stradale per la tutela di pedoni e ciclisti. I volontari delle associazioni si sono ritrovati in via Foria, angolo Via Duomo per lanciare un grido d'aiuto in una città dove negli ultimi diciotto mesi sono 17 il numero di vittime travolte da auto o scooter mentre attraversavano la strada.
    "La manifestazione di questa mattina - ha commentato Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania - vuole ribadire con forza la necessità che la città di Napoli si occupi senza ulteriori indugi della sicurezza stradale e dalla possibilità, soprattutto per le utenze fragili, di potersi muovere senza rischiare la vita compiendo una dei gesti divenuti più pericolosi in città, attraversare la strada. La realizzazione della Città 30 impone delle scelte come il restringimento della carreggiata, la realizzazione di piste ciclabili e dove utile l'individuazione di dossi per indurre la diminuzione della velocità delle auto, queste sono solo alcune delle soluzioni possibili e di facile attuazione che consentirebbero alla città di Napoli di garantire sicurezza ai suoi cittadini".
    In occasione della tappa, Legambiente ha presentato i dati sull'inquinamento atmosferico e le performance locali sui principali indicatori di mobilità urbana, accompagnando il tutto con proposte per trasformare il capoluogo napoletano in una vera clean city entro il 2030. "Napoli - si ricorda - dovrà fare i conti con il poco tempo a disposizione, solo sei anni, per abbattere drasticamente le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici. Entro il 2030, infatti, dovrà ridurre del 28% il PM10, del 33% il PM2.5 e del 48% l'NO2 per rispettare i limiti previsti dalla nuova direttiva sulla qualità dell'aria.
    Obiettivo raggiungibile intervenendo in maniera trasversale e strutturale sulle principali fonti, soprattutto per quanto riguarda il traffico e la mobilità. Il tasso di motorizzazione del capoluogo campano è, infatti, nella parte alta della classifica nazionale, con ben 60 auto ogni 100 abitanti. Il modal split evidenzia un'eccessiva dipendenza dal mezzo privato, che rappresenta il 53% degli spostamenti, mentre il trasporto pubblico locale si limita al 26%".
    "La limitata disponibilità del trasporto pubblico - conclude Ferro - determina ripercussioni sulla vita sociale ed economica e sulla scarsa accessibilità ai servizi di prossimità. Secondo l'ultima edizione dell'Osservatorio Stili di Mobilità di Legambiente ed IPSOS, Napoli risulta la città più colpita da una condizione di precarietà nella mobilità dove ben il 29% del campione ha dovuto rinunciare ad una visita sanitaria o opportunità di cura a causa dei tempi di spostamento troppo lunghi, dei costi eccessivi del viaggio o per l'assenza dei servizi di mobilità".
   

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