"Dobbiamo essere pronti a
combattere per la Campania, per i nostri figli e le nostre
imprese. Sarete chiamati presto a fare delle scelte di libertà".
Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca,
presentando a Pozzuoli il suo libro "Nonostante il Pd". "Tra non
più di due anni - avverte riferendosi alle prossime regionali -
dovremo decidere il destino della Campania, che deve essere
deciso a Napoli, non a Roma. Poi un'altra scelta, che io ho
fatto da decenni: la verità viene prima delle bandiere di
partito. Infine, decidere se essere uomini liberi o no: la
libertà costa, se dobbiamo difendere i territori può essere
necessario fare scelte difficili, di libertà, al di là delle
bandiere. I partiti che vogliono sostenerci sono i benvenuti:
chi non ci sta vada al diavolo tranquillamente, ci siamo
capiti".
Un De Luca che quindi appare sempre più pronto a correre per
il terzo mandato, indipendentemente dalle scelte del Pd. Al
vertice dem riserva le consuete bordate: "Il rinnovamento del
partito è una grande truffa mediatica, tutti quelli che hanno
governato il Pd negli ultimi dieci anni sostengono la Schlein,
dietro di lei ci sono tutti i capicorrente che hanno la
responsabilità di aver portato al governo la destra. Basterebbe
solo questo dato per mandare a casa tutti quanti". Quanto
all'esecutivo Meloni, per De Luca si tratta di un "Governo di
squinternati, con un misto di arroganza e incompetenza. Ma ha
una grande assicurazione sulla vita, la mancanza di una
alternativa credibile. Il 90 per cento del gruppo dirigente del
Pd oggi è fatto da persone che non hanno nemmeno il voto dei
loro genitori".
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