"Non ho visto esattamente quale
sia stato il labiale, se ci sia stato un insulto o meno, e di
quale entità. È difficile quindi giudicare non sapendo cos'è
successo realmente. Quello che penso è che se ci fosse qualcosa
di eclatante, chiaro, evidente, registrato - e quindi purtroppo
arrivato a casa di tutti i bambini e di tutti gli adolescenti
che invece vogliamo indirizzare verso tutt'altro - andrebbe
punito e andrebbe fatto in maniera molto severa".
Così il presidente del Cagliari Tommaso Giulini sul caso
Acerbi a margine della giornata sportiva contro il razzismo oggi
a Monte Claro. "Qualora, viceversa ci siano dei dubbi su ciò che
può essere stato detto - ha precisato -, credo che tutti noi
dovremmo capire che si tratta di normali dinamiche di campo come
ne accadono tante. A volte in campo si eccede anche verbalmente,
ma tutto termina con il fischio finale e con un abbraccio.
Questa è la grande e fondamentale distinzione in questo caso e
ogni volta che ci sono situazioni così delicate: senza certezze
- ha ribadito Giulini - è sbagliato e controproducente
strumentalizzare e continuare a parlarne".
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