La rappresentanza sindacale
interna (Rsu) della multinazionale Jabil è stata ricevuta dal
sindaco di Marcianise, Antonio Trombetta, e da alcuni
consiglieri comunali della città del Casertano dove è situato lo
stabilimento produttivo dell'azienda Usa. Si è discusso della
vertenza che va avanti da anni a causa della crisi produttiva
lamentata dai vertici aziendali, e che ha portato alla
fuoriuscita dagli organici Jabil di quasi trecento lavoratori,
la maggior parte dei quali riassunti a spese della stessa Jabil
in altre aziende - Softlab e Orefice - nell'ambito di piani di
reindustrializzazione mai decollati.
I delegati sindacali interni hanno illustrato la situazione
attuale del sito Jabil, i cui 425 dipendenti sono sottoposti ad
una cassa integrazione in scadenza al 31 maggio prossimo. Si è
parlato dei tanti sacrifici economico-professionali sostenuti
dai lavoratori Jabil negli ultimi 17 anni, delle opportunità
industriali ancora tutte da intercettare all'interno della
multinazionale; ma soprattutto è stato ricordata l'importanza
del coinvolgimento della politica locale e delle istituzioni
regionali e nazionali in attesa della convocazione di verifica
al Mimit, ancora non avvenuta.
La Rsu ha poi richiesto al sindaco la possibilità di
organizzare in breve tempo un consiglio comunale monotematico ed
aperto a tutti gli attori della vertenza, dai lavoratori e dai
loro familiari alle strutture sindacali territoriali e
nazionali-confederali, dalla cittadinanza ai media.
"E' fondamentale che il sindaco della nostra città - ha
commentato Mauro Musella, delegato Uilm e dipendente Jabil - sia
al fianco di lavoratori e famiglie, a difesa di uno degli ultimi
insediamenti industriali e di legalità del territorio. Per
questo, continueremo a lavorare in totale sinergia con il Comune
di Marcianise".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA