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De Luca, la democrazia è a rischio nel nostro Paese

De Luca, la democrazia è a rischio nel nostro Paese

Agli studenti: "Combatto per voi. In atto contro Risorgimento"

NAPOLI, 19 febbraio 2024, 22:54

Redazione ANSA

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Artisti e registi con De Luca, 'risorse Fsc sono un diritto ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Artisti e registi con De Luca,  'risorse Fsc sono un diritto ' -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Artisti e registi con De Luca, 'risorse Fsc sono un diritto ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Siamo in un Paese nel quale la libertà costa. Senza uomini e donne libere, la democrazia non vive. Oggi noi stiamo entrando in un clima di indifferenza; davvero è a rischio la democrazia. State attenti". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è rivolto agli studenti del liceo De Sanctis di Salerno, sollecitando la necessità di "difendere la nostra democrazia e fare in modo che il Sud non sia tradito dal contro risorgimento che è in atto nel nostro Paese". "Ci sono tanti modi per svuotare la democrazia. Non è necessariamente la vita dura - ha spiegato - la democrazia può anche morire per sfinimento, per indifferenza dei cittadini. Combatto con voi, per questo è decisivo il ruolo della scuola".

De Luca ha parlato agli studenti nel corso dell'iniziativa "E' viva la Costituzione", programma itinerante di approfondimento per giovani e adulti sui primi dodici articoli della Costituzione. "Spesso le famiglie sono disgregate, a volte soprattutto al Sud tante nostre madri e padri hanno il problema di come arrivare a fine mese. Oggi anche il mondo politico propone chiacchiere e twittismo. Oggi del vostro futuro non parla nessuno in Italia - ha proseguito De Luca - tranne qualcuno che, come me, continua a combattere, non per sé, in quanto la mia vita è vissuta, ma per voi, per il vostro futuro, per fare in modo che non siate costretti ad andare via, ad emigrare. Quando combattiamo, dobbiamo subire questa valanga di banalità, di stupidaggini, di idiozie. L'opinione pubblica nel nostro Paese è l'altra faccia della politica politicante, fatta di chiacchiere che non approfondisce nulla e non decide sulla base della conoscenza dei problemi. Viviamo di banalità e di tweet. Voi, ragazze e ragazzi, siete la speranza del nostro Paese, e la speranza del Sud. Siate forti, maturate dentro di voi strumenti culturali che vi consentano sempre di esercitare la ragione critica, di distinguere le parole dai fatti. Solo così riusciremo a difendere la nostra democrazia e riusciremo a fare in modo che il Sud non sia tradito dal contro risorgimento che è in atto nel nostro Paese".

De Luca, in Italia impossibile un dibattito sui problemi 
 "In Italia, in questo momento, è quasi impossibile avere un dibattito pubblico sul merito dei problemi, in tal senso non discute quasi nessuno", osserva il presidente della Campania Vincenzo De Luca. "Siamo stati a Roma con 500 sindaci. Si è trattato del più grande fatto democratico degli ultimi anni - ricorda De Luca davanti agli studenti del liceo F. De Sanctis di Salerno, nel corso dell'iniziativa "E' viva la Costituzione", programma itinerante di approfondimento per giovani e adulti sui primi dodici articoli della Costituzione - con migliaia di persone, per sollevare questi problemi di merito: l'autonomia differenziata che cosa significa rispetto al destino del Sud, che cosa significa la possibilità di contratti integrativi regionali, che cosa significa mantenere al Nord la gran parte dei tributi nazionali. Sui giornali non è stata detta una parola rispetto a questo che era uno dei due obiettivi della manifestazione". "Poi abbiamo detto: guardate al Sud stanno togliendo le risorse fondamentali per creare lavoro. Non c'è stata nessuna riflessione su questo punto. E' incredibile. Per questo - conclude la sua riflessione De Luca - è importante che soprattutto nelle scuole maturiate una capacità critica, poi orientatevi come la vostra coscienza vi dirà, ma dovete imparare a ragionare sui problemi, sui fatti, sulle cose, non sul sentito dire".

De Luca, su risorse negate Campania non piega la testa 
 "Quando nella nostra regione ci sono 12mila addetti dell'industria culturale che non possono programmare il proprio lavoro e le istituzioni democratiche diventano un muro di gomma, o peggio, un luogo di discriminazione, devi combattere, devi farti sentire, devi scendere in piazza". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, agli studenti del liceo F. De Sanctis di Salerno, nel corso dell'iniziativa "E' viva la Costituzione", programma itinerante di approfondimento per giovani e adulti sui primi dodici articoli della Costituzione. "Novant'anni fa, in Italia - ha detto - chi voleva lavorare doveva prendersi la tessera del partito fascista. Non siamo in questa condizione. Ma quando in maniera soft, ipocrita, si mette in piedi un ricatto rispetto alla possibilità di lavorare, si fa della in sostanza la stessa cosa: o accettate di piegare la testa, o non arrivano le risorse. La Campania non piega la testa. Quando hai le istituzioni che dormono, o tentano di ricattarti, si deve combattere se vogliamo essere donne e uomini liberi ed è quello che abbiamo fatto per sollecitare le risorse che ci consentono di creare lavoro".
   

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