La storica azienda napoletana
Giustino Costruzioni, recentemente uscita da una forte crisi
grazie ad un concordato di 115 milioni di euro, si troverebbe di
nuovo in difficoltà ed in questi giorni è attesa la
determinazione del tribunale fallimentare.
L'azienda, che ha operato sull'intero territorio nazionale
realizzando importanti opere pubbliche, a giugno scorso,
assistita da primarie società multinazionali di consulenza,
aveva ottenuto l'omologa del concordato preventivo in continuità
aziendale con cui il debito di 115 milioni di euro generato
nella precedente gestione della società, veniva ridotto al 30%.
Già nel mese di settembre, però, secondo quanto si apprende in
ambienti finanziari, il commissario giudiziale segnalava al
Tribunale alcune difficoltà del concordato e successivamente
inviava a tutti i creditori della società (circa 300) una
relazione completa di allegati dai quali emergeva, tra l'altro,
che la società pare avere un patrimonio netto negativo, a
seguito dell'omologa, di circa 20 milioni di euro, in luogo dei
3 milioni in positivo previsti dal piano concordatario.
Circostanza che renderebbe ineseguibile il concordato in
continuità.
In questi giorni è attesa la determinazione del tribunale
fallimentare. Della vicenda, secondo quanto si apprende, è stata
informata d'ufficio anche la Procura di Napoli.
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