Le epidemie del passato, dalla
sifilide alla peste, e le analogie con il Covid, passando per la
storia del vaccino. Un excursus storico inframezzato da tante
domande: come si preveniva a quei tempi la diffusione delle
malattie? Quali i mezzi per arginarle? E quali sono le analogie
con i tempi presenti? Domande cui verrà data una risposta
domenica prossima alle 11 al Museo di Arti Sanitarie di Napoli
nel complesso degli Incurabili, nell'ambito di una tappa di di
'Lezioni di Storia Festival' progettato da Editori Laterza con
la Regione. A condurre la lezione 'Dalle pandemie la sanità del
futuro' sarà il professore Gennaro Rispoli, chirurgo e direttore
del Museo di Arti Sanitarie che discuterà di analogie dei metodi
di prevenzione e dei mezzi per arginare la diffusione delle
malattie, dalla peste alla poliomielite fino ai tempi del Covid.
Un esempio positivo è stato lo straordinario successo delle
vaccinazioni antivaiolose e antipoliomielitiche, e da qui può
nascere una riflessione per affrontare le tematiche della sanità
italiana. ''La pandemia - spiega Rispoli - ha acceso un focus
sulle notizie di epidemie del passato che hanno flagellato la
città: dalla sifilide alla peste del 1656, al colera''.
''Nei documenti ritrovati è possibile osservare che epidemie
quali epatite o Covid, consentono di rivalutare sistemi antichi
di prevenzione e i mezzi per arginare il contagio vale a dire
isolamento, lavaggio mani, uso dei dispositivi di protezione''.
All'interno del Museo è custodita la storia del vaccino nelle
lancette di varia foggia usate dai cerusici, macchine con lame
nascoste a scatto, libriccini di avvenuta vaccinazione. Nei
documenti qui custoditi, vi è la pratica vaccinale del vaiolo
che ebbe il suo 'padre' in Edward Jenner. E ancora,
l'inoculatore con taglienti nascosti e assicurati, ideato da
Achille Vergari, per praticare incisioni senza spaventare i
bambini. Il Festival è organizzato dall'Associazione 'A voce
alta' e dalla Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini, con la
partnership di Mann, Madre, Accademia di Belle Arti,
Conservatorio San Pietro a Majella e Istituto Superiore 'Alfonso
Casanova'.
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