da dare domani con EMBARGO ai siti
In 'Napoli Eden' l'eclettica artista
napoletana Annalaura di Luggo racconta una delle sue molte
esperienze, la storia vera che l'ha vista impegnata in prima
persona nell'installazione di quattro gigantesche sculture in
alluminio, in altrettanti luoghi simbolici di Napoli: Piazza
Municipio, Galleria Umberto I, Largo Santa Caterina e Largo
Baracche. Ora il documentario, tra quelli eleggibili per gli
Academy Awards e già vincitore di otto premi internazionali, da
questo mese sarà proiettato in tutti gli Istituti Italiani di
Cultura all'estero nell'ambito del Progetto Promozione Paese
Italia nel mondo.
'Napoli Eden' racconta il grande sforzo organizzativo e
creativo della di Luggo per promuovere queste sculture, non a
caso in alluminio ("il materiale riciclabile per eccellenza"),
con l'aiuto di un gruppo di scugnizzi dei Quartieri Spagnoli,
riuniti da Salvatore Iodice nel suo laboratorio 'Miniera'. Tutti
ragazzini dei vicoli dietro via Toledo che, dopo aver accettato
questa inedita collaborazione con l'artista, riscatteranno se
stessi con questo lavoro di apprendisti.
Nel documentario centrale è sempre la figura di Annalaura
che, per costruire le sue opere, gira per i depositi in cerca di
scarti di alluminio e fotografa, con una particolare macchina
fotografica, le iridi dei passanti (una sua ossessione
artistica). Intanto i ragazzini raccolgono giocattoli e altri
rifiuti abbandonati accanto ai cassonetti per trasformarli in
sculture grazie anche alla guida del loro maestro-falegname
Salvatore. Nel documentario proprio quegli scugnizzi, abituati a
rubare l'albero di Natale installato ogni anno in Galleria
Umberto, si trovano così, al contrario, a costruirne uno in
alluminio da dover poi anche proteggere.
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