"L'adesione assolutamente convinta
alla concertazione rientra nella nostra tradizione culturale che
è quella di mantenere la concertazione al centro di qualsiasi
azione. Poi il grande progetto di adeguamento strutturale della
nostra regione che potrà vincere la sfida con i mercati
internazionali, con un mondo che corre sempre più velocemente,
nella misura in cui riuscirà a dotarsi di infrastrutture e di
una logistica adeguate al ruolo di una regione che vuole
crescere e che vuole svilupparsi". Sono le parole con cui
Luciano D'Amico, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo
alle elezioni del prossimo 10 marzo, ha risposto alle richieste
di Confindustria - in un incontro dove è stato preceduto
dall'altro candidato, il presidente uscente Marsilio - parlando
delle proposte della coalizione di centrosinistra sui temi cari
agli imprenditori, quali concertazione, infrastrutture,
autonomia differenziata.
"Un no deciso all'autonomia differenziata - ha proseguito
D'Amico - perché dove è stata di fatto realizzata, non solo non
sono diminuite le differenze fra le varie parti del Paese, ma si
sono acuite e in alcuni casi stanno generando, come nel caso
della sanità, situazioni non più tollerabili. Sugli altri temi
credo che l'impegno della nostra coalizione sarà massimo per
poter far sì che il sistema economico regionale torni a
svilupparsi".
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