La situazione dei rifiuti nel
quartiere periferico milanese di Gratosoglio, dove è nato il
vincitore di Sanremo Mahmood, è stata al centro delle polemiche
in Regione Lombardia.
L'assessore alla Casa Stefano Bolognini ha annunciato che
Aler si attivata per risolvere le criticità chiedendo ad Amsa il
noleggio di 35 cassonetti da 1,1 metri cubi e maggiori passaggi
settimanali di raccolta nei momenti più critici dell'anno.
"Promessa mantenuta - ha detto - oggi sono stati installati i
primi 22 cassonetti nella zona sud del quartiere, lato via
Baroni, così come richiesto dai residenti durante la riunione di
giugno".
Per quanto riguarda il problema dei rifiuti in via Saponaro
32-34 - ha aggiunto -, è importante sottolineare che "è stato
sottoscritto, da Aler e dal Comune di Milano, il verbale di
consegna temporanea di un'area per realizzare l'isola ecologia
recintata cosi come gia' presente nelle altre 'Torri bianche'".
"Alla buon'ora" ha commentato la consigliera Pd Carmela Rozza
chiedendo le nuove casette per la differenziata. "Questa - ha
sottolineato _ è una misura tampone, perché dei 200 milioni di
euro per le case popolari che la Regione ha fermi in cassa potrà
certamente spenderne qualche decina di migliaia per aumentare le
casette per la differenziata e per ripristinare i vani rifiuti
dei palazzi, che sono in condizioni pietose".
"Ho depositato delle proposte in assestamento di bilancio,
purtroppo tutte bocciate - ha ricordato il consigliere 5 Stelle
Nicola Di Marco -, per chiedere a Regione di stanziare fondi per
Gratosoglio per dotare gli stabili popolari di spazi più
capienti e funzionali e per comprare foto trappole per i
quartieri popolari a rischio degrado, per contrastare queste
pratiche illegali e lo scarso senso civico ed etico".
"Come M5S - ha promesso - continueremo a monitorare la
situazione e a sollecitare scelte politiche più vicine alle
reali esigenze e diritti degli inquilini di alloggi
popolari".
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