Sullo sfondo sembra di sentire l'eco
di rulli di tamburi e squilli di tromba, dentro le mura dove
armi e militari sono stati realmente presenti per secoli, tra
aerei, navi, carri armati, fortini e, naturalmente, soldatini.
In legno, stagno, piombo, gesso, cartapesta, cartone o
semplicemente carta, per decenni hanno fatto compagnia ai
bambini di tutto il mondo, quando a scandire i ritmi del gioco
non c'erano ancora i videogame. E' l'atmosfera ricostruita della
mostra 'Ra - Ta - Ta - Ta, Bang-Bang, Si gioca', allestita a
Roma, al Museo delle Mura, dal 14 dicembre al 1 marzo 2020.
Nelle torri dell'antica Porta di S. Sebastiano sono esposti
137 pezzi della collezione di giocattoli antichi di proprietà di
Roma Capitale, per lo più riferibili alla cosiddetta "età d'oro"
del giocattolo, cioè gli anni compresi tra il 1860 e il 1930.
Nel percorso della mostra i giochi di guerra sono disposti
fantasiosamente, senza alcun criterio cronologico e tipologico,
e corredati da altri pezzi "fuori contesto" come bambole,
pupazzi, macchinine, una bicicletta, un monopattino. L'obiettivo
dell'allestimento - a cura di Paola Marzoli - è quello di
ricreare un contesto ludico, libero e "senza regole", e offrire
al visitatore la sensazione di affacciarsi in una stanza di
bambini per osservare il loro spazio di gioco. Ad esempio, può
soffermarsi a curiosare tra soldatini di epoche diverse che si
sfidano sugli spalti di castelli in miniatura.
La mostra si snoda lungo due piani del museo. Al primo il
visitatore è accolto da un video di animazione di presentazione:
in un mondo in miniatura prendono vita gli antichi oggetti,
colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città nelle
sue attività quotidiane. Il video, realizzato dal videomaker
Francesco Arcuri, si avvale di due differenti tecniche di
animazione: la stop motion e l'animazione digitale 2D. Nelle
sale del secondo piano i giochi di guerra, tra cui armi,
fortini, soldatini, navi, aerei e carri armati, sono disposti in
"angoli gioco" accanto a bambole, maschere e macchinine, nella
ricostruzione volutamente disordinata e incongrua di una stanza
di bambini. Si alternano uno spazio agguato e un angolo dedicato
alla lettura, uno spazio domestico per le bambole con un piccolo
guardaroba per giocare a travestirsi, diverse imbarcazioni in
navigazione sovrastate da velivoli di ogni genere. Infine, è
disponibile anche una sala dedicata al gioco libero, con
macchine da corsa e personaggi dei cartoni animati, ed è in
programma un calendario di laboratori didattici per scuole,
bimbi e famiglie.
L'esposizione, a ingresso gratuito, è promossa da Roma
Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali, con l'organizzazione di Zètema
Progetto Cultura, è a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia
Maria Loreti.
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