Torna come ogni anno a Pompei la
raccolta delle uve coltivate nei vigneti delle antiche domus,
che - frutto di un progetto scientifico di studio degli impianti
e delle antiche tecniche di viticoltura pompeiana- consentono
anche la produzione del vino Villa dei misteri. Il progetto
nasce nell'ambito degli studi di botanica applicata
all'archeologia condotti dal Laboratorio di Ricerche Applicate
del Parco archeologico di Pompei, cui ha fatto seguito una
convenzione con l'Azienda Vinicola Mastroberardino, che si è
occupata negli anni delle ricerche preliminari, dell'impianto e
della coltivazione dei vigneti dell'antica Pompei, fino alla
produzione finale del vino.
L'idea, nata nel 1994, dapprima riguardava un'area limitata
degli scavi, per poi ampliarsi e giungere oggi a interessare 15
aree a vigneto ubicate tutte nelle Regiones I e II dell'antica
Pompei (tra cui Foro Boario, casa del Triclinio estivo, Domus
della Nave Europa, Caupona del Gladiatore, Caupona di Eusino,
l'Orto dei Fuggiaschi, ecc.) per un'estensione totale di circa
un ettaro e mezzo e per una resa potenziale di circa 40 quintali
per ettaro. Oggi il vino Villa dei Misteri rappresenta un modo
unico per raccontare e far conoscere Pompei attraverso la
cultura e la tradizione antica. Il vino in degustazione
quest'anno è il Villa dei Misteri Annata 2012, frutto
dell'uvaggio storico di Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso.
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