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Gli insetti sono più antichi del previsto

Gli insetti sono più antichi del previsto

Nati 465 milioni di anni fa, la scoperta utile per combattere le specie pericolose

14 ottobre 2019, 12:54

Redazione ANSA

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Fossile di Praedodromeus sangiorgiensis trovato sul Monte San Giorgio (fonte: Montagna M. et al., Proc. R. Soc. B 2019) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fossile di Praedodromeus sangiorgiensis trovato sul Monte San Giorgio (fonte: Montagna M. et al., Proc. R. Soc. B 2019) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fossile di Praedodromeus sangiorgiensis trovato sul Monte San Giorgio (fonte: Montagna M. et al., Proc. R. Soc. B 2019) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le lancette dell'evoluzione degli insetti vanno riportate indietro: la loro comparsa infatti sarebbe avvenuta prima del previsto, circa 465 milioni di anni fa, e anche innovazioni chiave come l'evoluzione delle ali e la metamorfosi sarebbero da retrodatare di 30-40 milioni di anni, mentre la grande estinzione di massa avvenuta alla fine Permiano avrebbe influito poco o nulla. Lo dimostra lo studio di insetti moderni e fossili condotto dai ricercatori dell'Università degli Studi di Milano: pubblicato su Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences, potrà offrire nuovi spunti per la lotta contro le specie più infestanti e pericolose, per l'agricoltura e la salute dell'uomo.


Fossile di Tintorina meridensis trovato sul Monte San Giorgio (fonte: Montagna M. et al., Proc. R. Soc. B 2019)

 

"Questo studio ci dimostra come gli insetti siano un gruppo animale estremamente plastico, che si è saputo adattare a diversi scenari di crisi sfruttando al meglio le risorse disponibili fino a diventare dominatore degli ecosistemi terrestri", spiega Matteo Montagna, entomologo e primo autore dello studio. Per giungere a questa conclusione, il suo gruppo di ricerca ha esaminato un database di 1470 proteine appartenenti a 140 specie di artropodi, in modo da stabilire il loro legame di 'parentela'. Questa sorta di 'albero di famiglia' è stato poi arricchito con gli antenati, ovvero esemplari fossili che hanno permesso di datare meglio l'evoluzione molecolare delle specie.

"Abbiamo esaminato 27 fossili da tutto il mondo e 8 ritrovati nel sito Unesco del Monte San Giorgio, tra Italia e Svizzera", racconta Montagna. Le analisi indicano che "il gruppo degli insetti si sarebbe originato circa 465 milioni di anni fa e avrebbe risentito pochissimo della crisi di fine Permiano, l'estinzione di massa più catastrofica che 250 milioni di anni fa avrebbe cancellato il 70% delle specie terrestri", sottolinea il ricercatore. Un'ultima curiosità riguarda le zanzare, che sarebbero comparse 131 milioni di anni fa e avrebbero succhiato il sangue di anfibi, rettili e dinosauri prima ancora che dei mammiferi.


Fossile di T Gigamachilis triassicus trovato sul Monte San Giorgio (fonte: Montagna M. et al., Proc. R. Soc. B 2019)

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