TRENTO - Sulla spesa pubblica ci sono molte "leggende metropolitane" e ad esempio "si dice che ci hanno rimesso di più pensioni e sanità, che invece sono le aree meno tagliate". Così l'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, presentando il suo libro 'La lista della spesa' al Festival Economia di Trento.
"E' una leggenda metropolitana - ha aggiunto - che i costi della politica abbiano creato il debito pubblico alto che abbiamo, perché si tratta complessivamente di 5 miliardi su 720 miliardi di spesa primaria. Quindi il problema non è lì da un punto di vista quantitativo, ma si tratta di costi insopportabili, perché anche se sono piccoli sprechi riguardano privilegi che non dovrebbero esserci".
"L'ultima volta che sono passato sulla Roma-Fiumicino - ha scherzato poi durante il suo intervento - ho visto che i lampioni erano spenti, ho pensato 'finalmente', ma poi ho letto che qualcuno aveva rubato i fili del rame... creando comunque un risparmio per la pa". E' tornato su uno dei suo 'cavalli di battaglia', la riduzione dell'illuminazione pubblica per tagliare la spesa pubblica. "Anche su questo - ha detto - ci sono state molte inesattezze. Io proponevo di usare una illuminazione efficiente, senza dispersioni e con lampadine efficienti. E poi proponevo appunto di spegnere un po' di luci, ma non dove camminano le persone, nelle strade ad alta circolazione di automobili. Sulla Roma-Fiumicino si può andare a fari spenti visto che ci sono lampioni ogni 50 metri che utilizzano un mucchio di energia".
A proposito di pensioni ha affermato: "C'è una distinzione importante da fare, non tanto sui diritti acquisiti ma su come sono stati acquisiti. Io sostengo che è importante andare a vedere i contributi effettivamente versati. Poi la scelta è politica".
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