TRENTO - "Raccontare per immagini i protagonisti del Festival dell'economia che si sono avvicendati nelle dieci edizioni della kermesse, è un'opportunità straordinaria per far scorrere davanti ai nostri occhi anche gli accadimenti e i cambiamenti dell'Italia e del mondo dal 2006 al 2015". Da questo assunto è partita l'iniziativa della giornalista romana Nunzia Penelope, che ha allestito a Palazzo Sardagna, sede del rettorato dell'Università di Trento, la mostra 'I 10 anni che hanno cambiato il mondo'. Un percorso visivo multimediale, visitabile da domani al 30 giugno, che oltre a foto propone grafici e dati, per celebrare, in tre spazi, il decennale della manifestazione. "Il lavoro di selezione delle 200 foto che compongono la mostra - ha affermato Nunzia Penelope - è durato tre mesi. Le ho raccolte dall'archivio del Festival, dove per ogni edizione ne sono state conservate centinaia. L'idea - ha aggiunto - quindi è stata quella di commentare i fatti più salienti dell'attualità, sia in Italia che nel resto del mondo con delle didascalie poste sotto le foto in stile twitter. Ho scelto i protagonisti del festival - ha concluso - in base alla loro lungimiranza nel prevedere dei fatti poi accaduti realmente". E' così che in queste sintesi si spazia tra economia, politica, sociologia e altre discipline, quando si parte da 'Ricchezza e povertà, titolo della prima edizione per arrivare a 'Mobilità sociale', titolo dell'attuale, tra cambiamenti di portata globale. Primo fra tutti una crisi economica mondiale che ha stravolto i paradigmi di sviluppo e le certezze consolidate nel mondo occidentale. Se nel 2006 la finanza non faceva paura e l'economia mondiale cresceva del 5,4%, a Trento l'economista cinese Fan Gang, avvertì: "I mercati finanziari sono forti, ma al tempo stesso fragilissimi e quando saltano hanno il potere di uccidere". Nel 2007 scoppiava la bolla dei mutui sub-prime, e Prodi a Trento affermò: "L'economia di mercato deve essere rafforzata da istituzioni, capitale umano e buon governo". Infatti l'edizione del Festival fu intitolata"Capitale umano, capitale sociale". Nel 2008 il crack della Lehman Brothers scatenò la crisi economica di portata mondiale, di cui ancora oggi subiamo gli effetti. Se il Festival dedicò la terza edizione a 'Mercato e democrazia', nel 2009 con 'Identità e crisi globale' affrontò le difficoltà economiche internazionali, la recessione e il rischio di radicalizzazione di localismi. Intanto Barack Obama divenne il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. Nel 2010 scoppiò il Wikileaks e Steve Jobs lanciò l'iPad e il Festival a Trento lanciò 'Informazione scelte e sviluppo'. Il 2011 fu l'anno terribile dello spread in Italia e a Trento gli economisti s'interrogarono sul tema 'I confini della libertà economica', riferendosi in particolare al neoliberismo. Con Zygmunt Bauman a Trento arrivò anche la definizione di 'modernità liquida'. Mentre al centro dell'edizione del 2012 'Cicli di vita e rapporti tra generazioni' il Festival propose tra i molti protagonisti il filosofo Serge Latouche e la 'decrescita felice'. Nell'ottava edizione 'Sovranità in conflitto' la crisi dell'eurozona mise al centro del dibattito la valenza delle istituzioni europee rispetto alla sovranità nazionale degli stati membri. Papa Benedetto XVI rassegnò le dimissioni e gli successe Papa Francesco, intanto Enrico Letta diventò Capo del Governo. E' Matteo Renzi infine, la star della nona edizione del Festival 'Classi dirigenti, crescita e bene comune', che lancia a Trento lo 'Sblocca Italia' e con Alan B. Krueger, consulente per l'economia di Obama, affronta la selezione di classi dirigenti. (ANSA).
In collaborazione con: