"L'iniziativa del Banco dell'Energia, in questo momento, è necessariamente votata al supporto diretto, anche se tramite partner, alle famiglie Questo per raggiungere su ogni territorio i soggetti più bisognosi, che sono conosciuti dal Terzo Settore ed anche dalle singole aziende".
Lo ha detto Marco Patuano, presidente del Banco dell'Energia, in occasione della presentazione a Reggio Calabria del progetto "Energia in periferia", iniziativa promossa dal Banco dell'energia Onlus ' promossa da A2A e dalle Fondazioni Aem, Asm e Lgh, con il contributo di Edison a sostegno di 100 famiglie calabresi in condizione di povertà energetica che rischiano di non poter accedere a un paniere minimo di beni e servizi energetici e a cui verranno destinate risorse per il pagamento delle bollette e lampadine Led a basso consumo.
"E' un progetto figlio dell'emergenza di questo momento - ha aggiunto Patuano - Se vediamo i dati delle famiglie in povertà energetica, sono impressionanti, sono cresciuti considerevolmente. Oggi restare in povertà energetica non vuol dire solo non avere le risorse per scaldare la doccia, vuol dire non poter lavorare da remoto, non poter studiare da remoto.
Si smette di esistere socialmente. Questo è un passaggio, figlio dell'emergenza. Le emergenze sono destinate a finire, ma dobbiamo chiederci cosa ci destinerà il futuro. Il futuro del Banco dell'Energia - ha sostenuto ancora Patuano - sarà quello di aiutare chi aiuta. Rendere indipendenti coloro che si occupano di aiutare gli altri. Per esempio, attrezzare un Centro della Caritas con pannelli solari finanziati dal Banco dell'energia, significa renderlo indipendente per vent'anni. E ancor più di quel singolo ciclo di fatturazioni che magari non riesce a pagare. Diciamo che c'è 'tempo' e 'tempo'. In questo momento sono le famiglie ad avere più bisogno ed è su questo che si concentra il Banco dell'energia, oggi".
In collaborazione con:
Consenso Europa