(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Il Terzo Polo potrebbe votare il
disegno di legge delega sul fisco se fosse esclusa la flat tax.
Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il deputato
Iv Luigi Marattin. L'impianto della riforma, spiega, "è lo
stesso della delega Draghi. Poi ci sono alcune aggiunte positive
e altre negative. Per esempio, l'approccio sul tema della
riscossione è positivo. Non ci sono condoni. È vero che ci sono
misure di favore come il concordato biennale preventivo, ma c'è
anche l'accesso diretto all'anagrafe dei conti correnti: uno
strumento efficace per la lotta all'evasione".
Di negativo, "il riferimento alla flat tax, anche se non
compare tra i principi della delega, ma solo come obiettivo. In
ogni caso, noi non siamo d'accordo e chiediamo al governo di
togliere ogni riferimento all'aliquota unica. Inoltre, per noi
la flat tax incrementale estesa ai dipendenti è un'inutile
complicazione e proponiamo di sostituirla con la detassazione
dei premi di produttività. Così come, al posto del taglio
dell'Ires al 15% per le aziende che assumono sarebbe meglio
rilanciare la decontribuzione sulle assunzioni".
E le coperture? "Per una riforma seria servono dai 10
miliardi in su. Il fatto che le deleghe non indichino la
copertura è normale. Il governo ha 24 mesi per emanare i decreti
attuativi e lì dovrà trovare le risorse necessarie".
Marattin condivide l'idea di ridurre a tre le aliquote Irpef:
"23% fino a 28mila euro, 33% tra 28 e 50mila, 43% oltre.
Bisognerebbe ripartire da lì". (ANSA).