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Covid: viste alterazioni del cervello a distanza di un anno

Studio italiano su 7 pazienti con disturbi cognitivi

(ANSA) - MILANO, 02 FEB - La nebbia mentale e i disturbi di memoria e concentrazione che persistono per mesi dopo l'infezione da Covid-19 potrebbero essere legati in alcuni casi ad alterazioni del metabolismo del cervello e all'accumulo di molecole tossiche per i neuroni: lo indica una ricerca su sette pazienti coordinata dall'Università degli Studi di Milano e condotta in collaborazione con il Centro Aldo Ravelli della Statale, l'Asst Santi Paolo e Carlo e l'Irccs Auxologico. I risultati, che aprono nuovi interrogativi sui danni post-Covid, sono pubblicati su Journal of Neurology.
    I ricercatori, guidati dal neurologo Alberto Priori, hanno selezionato sette pazienti ricoverati per Covid che a distanza di un anno dalle dimissioni presentavano ancora disturbi cognitivi rilevati da specifici test neuropsicologici. Questi volontari sono stati esaminati con la metodica di tomografia a emissione di positroni (Pet) per valutare l'attività metabolica di specifiche aree del cervello.
    Dai referti è emerso che tre pazienti avevano un ridotto funzionamento delle aree temporali (sede della funzione della memoria), del tronco encefalico (sede di alcuni circuiti che regolano l'attenzione e l'equilibrio) e delle aree prefrontali (che regolano l'energia mentale, la motivazione e, in parte, il comportamento).
    In uno di questi pazienti che presentava un disturbo cognitivo più grave è stata anche eseguita una Pet speciale che permette di visualizzare la deposizione di amiloide nel cervello.
    "L'amiloide è una proteina che quando si accumula nei neuroni ne determina l'invecchiamento precoce e la degenerazione e che è implicata nella malattia di Alzheimer", spiega Luca Tagliabue, direttore della divisione di Medicina Nucleare e Radiodiagnostica dell'Asst Santi Paolo e Carlo. "Ebbene nel paziente esaminato la Pet ha rilevato un abnorme accumulo di amiloide nel cervello e particolarmente nei lobi frontali e nella corteccia cingolata, legate a funzioni cognitive complesse e alle emozioni". (ANSA).
   

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