(ANSA) - ROMA, 08 FEB - La Rete delle professioni tecniche
(Rpt), composta da Ordini di diverse categorie, tra cui
ingegneri, periti industriali, architetti, geometri, ribadisce
di essersi "fermamente opposta" all'adozione della modifica, nel
decreto Sostegni ter, alla "disciplina dello sconto in fattura e
della cessione dei crediti d'imposta in materia edilizia ed
energetica escludendo la facoltà di successiva cessione a favore
dei primi cessionari", nel quadro del Superbonus 110%. In una
nota l'organismo esprime "tutta la propria preoccupazione in
merito alla ricaduta del provvedimento sul mercato edilizio e
sul processo di efficientamento energetico ed antisismico che
sta interessando il patrimonio immobiliare italiano". La Rpt" ha
investito della problematica tutti i riferimenti politici ed
istituzionali che hanno supportato la battaglia sulla proroga
del Superbonus 110% vinta da poche settimane con l'approvazione
della Legge di Bilancio" a cui, si legge, "ha rappresentato il
fatto che le modifiche continue ai provvedimenti come il
Superbonus 110%, rivelatisi peraltro estremamente efficaci,
generano incertezza e confusione tra gli operatori del settore e
tra i cittadini beneficiari, con la conseguenza di ridurre
fortemente le loro potenzialità" e "quelle relative alla
limitazione della cessione del credito rappresentano un
ulteriore ostacolo che toglie forza agli incentivi". Inoltre, va
avanti la nota, "gli strumenti informatici e l'utilizzo delle
banche dati e delle informazioni a disposizione dell'Agenzia
delle Entrate sono perfettamente in grado di poter verificare
tempestivamente tutti i possibili passaggi successivi delle
cessioni, anche tra società controllate, evitando così che si
commettano abusi, costituendo anche un forte deterrente". I
professionisti dell'area tecnica ribadiscono, dunque, "la
necessità di una modifica urgente in materia di cessione del
credito", auspicando che "il Governo possa farsene carico in un
prossimo decreto". (ANSA).