(ANSA) - ROMA, 15 LUG - La Federazione nazionale dell'Ordine
dei chimici e dei fisici "sostiene da anni la necessità
dell'applicazione del principio dell'equo compenso in tutte le
professioni ed esteso parimenti a tutti i professionisti" e il
disegno di legge licenziato dalla commissione Giustizia della
Camera, che andrà in Aula nei prossimi giorni per il voto,
prevede che "la disciplina sarà applicata a quelle imprese che,
"nell'anno precedente al conferimento dell'incarico hanno
occupato alle proprie dipendenze più di cinquanta lavoratori",
tuttavia è necessario estendere tale criterio a tutte le
tipologie di imprese, anche di piccole dimensioni, in
considerazione del tessuto imprenditoriale italiano". Lo si
legge in una nota firmata dalla presidente Nausicaa Orlandi, che
aggiunge come "tra le proposte emendative approvate rivestono
particolare rilevanza i criteri di nullità delle clausole che
non prevedono un compenso equo e proporzionato all'opera
intellettuale prestata, tra cui le pattuizioni che vietino al
professionista di pretendere acconti nel corso della prestazione
o che impongano l'anticipazione di spese o che comunque
attribuiscano al committente vantaggi sproporzionati rispetto
alla quantità e qualità del lavoro svolto, o che comportino
nella riserva del committente la facoltà di modificare
unilateralmente le condizioni del contratto o di richiedere
prestazioni aggiuntive che il professionista deve erogare a
titolo gratuito". Orlandi auspica "che le istanze delle
professioni vengano accolte e che il Governo tenga conto del
tessuto imprenditoriale italiano e del rapporto che lo stesso ha
con il professionista in un'ottica inclusiva a tutela di tutti i
liberi professionisti che sono un patrimonio ed una risorsa del
Paese", si chiude la nota. (ANSA).