(ANSA) - ROMA, 08 FEB - Dal 2022, come stabilito nella Legge
di Bilancio, l'Irap, l'Imposta regionale sulle attività
produttive, non sarà dovuta dalle persone fisiche esercenti
attività commercialisti, arti e professioni, ma "tra coloro che
continueranno ad essere assoggettati all'imposta vi sono i
professionisti che svolgono l'attività nelle varie forme
associative previste, compresi gli studi associati, oltre
naturalmente alle società tra professionisti". A ricordarlo la
Fondazione studi dei consulenti del lavoro nella circolare
appena diffusa, che esamina le misure fiscali della manovra
economica. "Tale previsione, per gli esercenti arti, o
professioni, determina un'evidente penalizzazione per quei
professionisti che esercitano, o intendono esercitare l'attività
in forma associata - viene evidenziato - e va nella direzione
contraria alla diffusa esigenza di incentivare forme di
aggregazione professionale capaci di affrontare adeguatamente
l'innovazione tecnologica, le esigenze del mercato e, non
ultimo, l'ingresso dei giovani nelle professioni", si legge,
infine. (ANSA).