(ANSA) - ROMA, 10 MAG - "La mole di informazioni duplicate e
di obblighi richiesti ai contribuenti e ai loro consulenti è
enorme e spesso inutile: esempi lampanti sono gli obblighi
contenuti nei dichiarativi, dal modello Iva a quello dei
redditi; oltre alle complicazioni tecniche, come la
documentazione di oneri detraibili, o deducibili, o la
compilazione continua di adempimenti totalmente inutili". Parola
del presidente dell'Unione nazionale giovani dottori
commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) Matteo De Lise
che, in una nota, punta l'indice contro "una sovrabbondanza di
norme, spesso ridondanti, che implicano complicanze continue. In
questo senso ci sembra necessario avviare una profonda opera di
semplificazione e sburocratizzazione delle circa 800 leggi, come
già auspicato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto
Maria Ruffini", aggiunge. "Un esempio più di tutti mette a nudo
l'assurdità di alcuni obblighi, derivanti da norme ben precise.
Mi riferisco agli aiuti di Stato, che sono erogati dallo stesso
Stato (spesa pubblica), ma per i quali è previsto, comunque, un
obbligo "dichiarativo" in capo ai singoli contribuenti", spiega
il vertice del sindacato dei professionisti. "Non solo: i
medesimi contribuenti, per i medesimi aiuti, saranno poi anche
obbligati ad indicarli nei loro dichiarativi, pena la decadenza
dai benefici". Un paradosso, afferma il presidente dell'Ungdcec,
secondo cui se "lo Stato concede aiuti, il contribuente è
obbligato non solo a dichiararli sul proprio sito internet, ma
anche in un quadro dichiarativo, affinché il medesimo Stato
possa poi assolvere all'invio al Registro dei medesimi aiuti. In
altre parole, si addossa un ulteriore obbligo/adempimento al
contribuente, nonostante le informazioni necessarie siano già in
possesso dello Stato, erogatore dell'aiuto", chiude De Lise.
(ANSA).