(ANSA) - BOLOGNA, 26 LUG - Nell'anno della pandemia
l'agroalimentare emiliano-romagnolo ha tenuto. L'export è
rimasto sostanzialmente stabile a 6,86 miliardi (-0,8%), contro
importazioni scese a 6,04 miliardi (-8,6%), con un attivo record
della bilancia commerciale (825 milioni). E le prospettive per
il 2021 sono buone. A dirlo è il Rapporto agroalimentare 2020 di
Regione e Unioncamere Emilia-Romagna, presentato oggi in
videoconferenza stampa.
La produzione agricola regionale nel 2020 ha superato quota
4,5 miliardi di euro, +8% rispetto al 2019. Le produzioni
vegetali sono cresciute del 7,6%, gli allevamenti dell'8,5%. Tra
le performance positive spiccano quelle della Plv dei cereali
(+11%), del pomodoro da industria (+16%) e della barbabietola da
zucchero (+25%).
Se nel 2020 si sono attenuate le emergenze sanitarie, quelle
climatiche con le gelate estive hanno falcidiato la produzione
di frutta estiva: susine, pesche e nettarine hanno perso tra il
60% e il 90% della produzione, compensata dalla ripresa delle
pere (+60%) per una sostanziale tenuta del comparto frutta
(+0,4%). Il settore zootecnico respira grazie al recupero delle
quotazioni del latte e al buon risultato delle uova: questi due
comparti crescono rispettivamente del 20,4% (conta il positivo
andamento del Parmigiano Reggiano) e del 9,4%, mentre soffrono
carni bovine (-5%) avicunicoli (-11%) e carni suine (-14%).
Bilancio economico in sostanziale pareggio (-1%) per la
vendemmia, che cresce del 15% in quantità ma sconta il calo
delle quotazioni di mercato. Il credito agrario ha sfiorato
quota 5,4 miliardi (-0,8% sul 2019). L'occupazione è cresciuta
del 13%, arrivando a 82mila addetti. "Dopo la flessione nel 2019
- commenta l'assessore all'Agricoltura Alessio Mammi - il
recupero della Plv nell'ultima annata agraria sta a testimoniare
la resilienza dell'agricoltura dell'Emilia-Romagna, che
nell'anno del Covid ha dimostrato la sua centralità strategica
per il Paese". Per Stefano Bellei, segretario generale
Unioncamere, "il settore può svolgere un ruolo di traino nella
ripresa e l'export, in questo senso, è davvero un punto di
forza". (ANSA).