(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 13 OTT - "Un atto abominevole":
così la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre
commenta il rapimento di tre seminaristi del seminario maggiore
Christ the King di Fayat, nello Stato nigeriano di Kaduna,
avvenuto ieri. Altri sei studenti del seminario sono rimasti
feriti.
Secondo Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo di Acs
Internazionale, "il rapimento di giovani seminaristi innocenti
in Nigeria, ancora una volta, è un atto abominevole. Facciamo
appello alla coscienza dei loro rapitori e li esortiamo a
rilasciare questi giovani. Chiediamo alle persone di buona
volontà di unirsi a noi nella preghiera affinché i tre
seminaristi vengano presto liberati illesi. Allo stesso tempo
chiediamo alla comunità internazionale di non distogliere lo
sguardo dalle atrocità che si verificano ogni giorno e dalle
continue sofferenze dei cristiani a causa di Boko Haram, degli
attacchi dei Fulani e degli atti di violenza dei banditi in
tutto il Paese". I rapimenti del clero si stanno diffondendo in
alcune parti della Nigeria. Acs ricorda in particolare i quattro
seminaristi rapiti l'8 gennaio 2020 dal seminario maggiore Good
Shepherd di Kaduna, di cui tre sono stati rilasciati mentre il
quarto e più giovane, il diciottenne Michael Nnadi, è stato
barbaramente ucciso. Descrivendo la situazione della sicurezza
in Nigeria come "terribile", Heine-Geldern ha invitato il
governo a garantire la sicurezza dei cittadini, affermando che,
in caso contrario, il Paese "corre il rischio di diventare uno
Stato fallito". (ANSA).