(ANSA) - MILANO, 29 GIU - Pizzoccheri bianchi della
Vachiavenna lavorati secondo una ricetta secolare, vini rossi,
formaggi e salumi affinati nel crotto, una grotta montana
naturalmente ventilata utilizzata per stagionare i prodotti. E'
il "tesoretto" enogastronomico che il ristorante Crotto Quartino
di Santa Croce di Piuro (Sondrio) propone ai milanesi con la sua
prima apertura fuori dai confini valchiavennaschi, in via
Dionigi Bussola, in zona Navigli.
Proprio i "Pizzoccheri bianchi 1930" sono i protagonisti:
rappresentano il piatto simbolo della Valchiavenna e vengono
ancora "pizzicati" a mano a differenza dei più comuni
pizzoccheri neri della Valtellina, vicini di casa, che, per
ragioni di comodità vengono stesi a tagliatella.
Vengono preparati proprio dal 1930 con farina 00, acqua,
sale, una piccola aggiunta di pane ammollato nel latte per poi
essere conditi con abbondante formaggio, salvia croccante e
abbondante burro. Dall'impasto, una volta pronto, vengono
appunto pizzicati a cucchiaio i singoli pizzoccheri, che si
presentano come gnocchetti bianchi dalla forma irregolare, per
essere poi cotti in acqua e conditi.
Il formaggio utilizzato è il "Piuro 180", affinato in
Crotto per 180 giorni per dare cremosità e sostanza al piatto
finale. Il pizzocchero bianco della Valchiavenna è indicato tra
i prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Lombardia.
(ANSA).
"Pizzoccheri bianchi 1930" dalla Valchiavenna a Milano
Piatto simbolo vengono ancora "pizzicati" a mano
