(ANSA) - LUCCA, 27 MAR - La procura di Lucca ha chiesto il
processo per 14 persone indagate a vario titolo per bancarotta
fraudolenta, falso e autoriciclaggio nel fallimento di una srl
delle acque minerali dove la guardia di finanza ha ravvisato
distrazioni patrimoniali per circa 6 milioni di euro. Gli
accertamenti, spiegano le Fiamme gialle, hanno mostrato che gli
indagati avrebbero spogliato la società dei principali asset
aziendali, attraverso la cessione dello stabilimento produttivo,
degli impianti e delle attrezzature, nonché del marchio, tutto
ciò a beneficio di imprese a essi stessi riconducibili. Gli
indagati, inoltre, avrebbero svuotato i conti correnti aziendali
mediante il trasferimento di somme, giustificato ad arte, a
beneficio di altre due società della grande distribuzione
alimentare con sede in Emila Romagna, anche queste a loro
riconducibili; ciò mediante quotidiani e consistenti prelievi
ingiustificati di contante. In tal modo, il sodalizio attuava
distrazioni quantificate in circa 6 milioni di euro. In una fase
successiva, riporta sempre la Gdf, l'intero complesso aziendale
già appartenuto alla srl attraverso ulteriori passaggi di
cessione e con l'interposizione di altri soggetti giuridici
sempre di fatto gestiti dagli indagati, veniva trasferito, per
sottrarlo alla procedura di aggressione del patrimonio - a
garanzia dei creditori - connessa al fallimento, a società terza
in buona fede (estranea, quindi, ai fatti) per 595.000 euro. Da
qui l'accusa di autoriciclaggio. La procura ha notificato gli
avvisi di conclusione delle indagini e le richiesta di rinvio a
giudizio per gli indagati. (ANSA).
Bancarotta fraudolenta alle acque minerali, 14 indagati a Lucca
Gdf, distrazioni per 6 milioni euro. Ceduti marchio e fabbrica
