(ANSA) - PALERMO, 25 GEN - Il Policlinico Giaccone di Palermo
ha introdotto una tecnica innovativa per la cura del mieloma
multiplo, il tumore del sangue. Si tratta di una patologia tra
le più gravi e le più aggressive che colpisce le cellule
produttrici degli anticorpi.
Una sinergia tra l'unità operativa di Ematologia, diretta dal
prof. Sergio Siragusa, e il Cladibior, diretto dal prof.
Francesco Dieli, consente al Policlinico di eseguire un esame di
laboratorio che, con tecnologie avanzate, è in grado di
rintracciare una cellula tumorale in un milione di cellule
normali. Ciò consente di indirizzare al meglio le terapie con
scelte mirate, cucite sul paziente.
La ricerca a fondo di una cellula malata risponde a
un'esigenza terapeutica. "Le cellule tumorali del sangue -
spiega il prof. Sergio Siragusa - hanno una grande capacità di
sopravvivere e replicarsi. Anche piccole quantità possono
infatti, nel tempo, crescere sostituendosi alla popolazione
cellulare normale del sangue dando quindi segni di malattia.
Diventa perciò fondamentale identificare tali cellule quanto
prima per decidere se proseguire o riprendere una terapia
anti-mieloma".
In Sicilia vengono diagnosticati circa 400 nuovi casi ogni
anno di mieloma multiplo e si stima che oltre 4.000 persone
(numero destinato ad aumentare) convivano tutti i giorni con una
malattia che si presenta dopo i 60 anni ed è più frequente nel
genere maschile. Fino a pochi anni fa era considerata una
malattia grave e dalla prognosi infausta a breve termine. La
ricerca ematologica ha però favorito la produzione di farmaci
cosiddetti "intelligenti" in grado di selezionare e distruggere
le cellule malate. (ANSA).