(ANSA) - ROMA, 15 FEB - "Cambierà tutto, nel Lazio abbiamo
ottenuto tanti risultati anche perché abbiamo preso sette anni
fa la sanità regionale dall'abisso del commissariamento: per 10
anni avevamo investimenti e assunzioni bloccati e un piano
draconiano di chiusura e struttura. Per dare un'idea, nel 2013
avevamo 60 assunti, oggi 10mila in un biennio: siamo usciti
dall'abisso, ora dobbiamo fare un altro salto. È il salto è la
nuova sanità di territorio". Lo ha detto il presidente della
Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervistato sul sito de Il
Messaggero, a 'Controcampo', colloqui con i leader politici del
direttore Massimo Martinelli.
"Nel Pnrr abbiamo già programmato e sono finanziate delle
strutture territoriali - ha spiegato Zingaretti -. A Roma ci
saranno 60 case di comunità, ovvero 60 presidi con ambulatori
per prestazioni di prima necessità più vicine alle persone, e
poi 10 nuovi ospedali di comunità, ovvero luoghi in cui si
possono ricoverare i cronici togliendoli dagli ospedali
affollati. Faremo inoltre molti hub della sanità digitale:
abbiamo avuto la più grande pandemia del dopoguerra ma la gran
parte dei malati è stata curata a casa, e questo ci dice che
questo salto possiamo farlo".
"Anche con i medici di medicina generale - ha proseguito
Zingaretti - , che dovranno rimanere protagonisti, dobbiamo
inventare una struttura per cui all'ospedale ci si va proprio se
c'è un problema serio e non perché è l'unico luogo che c'è. E su
questo il Pnrr e una sanità regionale finalmente sana mi fanno
davvero essere ottimista, perché abbiamo capito la lezione: mai
più territorio desertificato". (ANSA).