(di Armando Petretta)
(ANSA) - NAPOLI, 9 LUG - Chiara Di Marziantonio nello skeet,
il fioretto a squadre maschile, le donne della sciabola, lo
sprint di Silvia Scalia nei 50 metri dorso e il lancio del disco
di Daisy Osakue: l'Italia cala il suo pokerissimo d'oro
all'Universiade di Napoli, in una giornata in cui la nazionale
azzurra raggiunge quota 33 nel medagliere (10 ori, 9 argenti e
14 bronzi), superando le medaglie vinte a Taipei 2017 (32)
obiettivo dichiarato della vigilia. Arricchiscono la giornata
anche l'argento della staffetta 4x200 maschile stile libero e il
bronzo nel misto del tiro a segno per un totale di 7 medaglie.
E' un'onda rosa quella che si abbatte sul medagliere azzurro,
che ha dalle donne ben due terzi del bottino totale conquistato,
e che spinge Manuela Di Centa, alle Universiadi responsabile
delle relazioni istituzionali sportive, a dire che "raggiunta la
parità nei risultati è giunta l'ora di avere la stessa voce
degli uomini nei Palazzi del governo dello sport, a cominciare
dalle federazioni sportive dove non c'è un presidente donna".
Nella giornata di grazia della pattuglia azzurra il primo
acuto arriva nel primo pomeriggio grazie a Chiara Di
Marziantonio. La tiratrice dell'Esercito non sbaglia quasi nulla
nello skeet dai 50 metri per avere ragione della kazaka
Kravchenko, con la quale ingaggia una sfida all'ultimo piattello
nell'ultima serie di tiri vinta col punteggio finale di 55-53.
"Non mi aspettavo questa medaglia - spiega raggiante alla
fine - ma ci speravo tanto. L'Universiade per me è stata
un'esperienza unica, emozionante, purtroppo questa è stata la
mia prima ma anche ultima Universiade, vista l'età". Entusiasta
anche Fiorenzo De Rosa, presidente Fitav: "Chiara è stata grande
a recuperare dopo la prima serie di questa mattina. Soprattutto
con la brutta visibilità di oggi. Ma ce l'ha fatta e ha
recuperato su tutte le altre tiratrici".
Nell'Italia che gioisce per i suoi ragazzi d'oro, la parte
del leone in questa Universiade la fa sempre di più la scherma
che con i due primi posti di oggi fa salire il totale a tredici
medaglie, quasi il 50% del computo complessivo. Oggi c'hanno
pensato le squadre del fioretto maschile (Rosatelli, Bianchi e
Ingargiola) e della sciabola femminile (Lucarini, Battiston e
Gargano) a consegnare all'Italia il ruolo di asso pigliatutto.
A senso unico la finale degli uomini, che si sbarazzano
facilmente della Corea (45-22). Sofferto invece il successo
delle sciabolatrici che hanno ragione della Francia 45-41 al
termine di un assalto molto equilibrato. "Un'emozione speciale
vincere davanti a questo pubblico meraviglioso - il commento dei
sei azzurri con le medaglie d'oro al collo -. Un tifo
fantastico, che ci ha trascinato alla vittoria. E siamo
orgogliosi di aver contribuito a far grande l'Italia in questa
Universiade di casa".
Le buone notizie arrivano anche dal nuoto con Silvia Scalia
che nei 50 dorso chiude in 27" 92 ad appena tre centesimi dal
suo record italiano stabilito agli Assoluti di Riccione ad
aprile scorso precedendo l'americana Haan di 10 centesimi.
In serata la festa si completa con l'oro di Daisy Osakue che
lancia il suo disco a 61,69 (settima misura italiana di ogni
epoca e primato personale per la studentessa piemontese
dell'università del Texas) e precede la tedesca Vita (61,52).
Un argento arriva dalla staffetta 4x200 stile libero maschile
(Zuin, Ciampi, Proietti Colonna e Di Cola) seconda dietro gli
Stati uniti. Ed è bronzo nel tiro a segno con la coppia composta
da Dario di Martino e Maria Varricchio nella pistola dai 10
metri. Bene anche Ayomide Folorunso, altra stella della squadra
azzurra, che si qualifica per la finale dei 400 hs. Nelle altre
competizioni al via la vela con i finlandesi subito a comandare
le danze. Nel basket maschile Usa in finale.
(ANSA).