(ANSA) - NAPOLI, 04 OTT - In un anno sono 50 le aggressioni
fisiche ai danni del personale sanitario nella sola città e
provincia di Napoli, episodi che si susseguono con drammatica
frequenza e che spesso hanno origine dalle difficoltà
relazionali tra medico e paziente.
"Ritmi di lavoro sempre più stressanti e lungaggini
burocratiche, a volte anche la scarsa formazione dei medici agli
aspetti relazionali - dice il presidente dell'Ordine dei Medici
di Napoli Bruno Zuccarelli - hanno impoverito notevolmente la
dimensione umana dell'arte medica, rendendo il rapporto con il
paziente sempre più distaccato e frettoloso. Il malessere di
questa relazione si riflette anche nella crescente
conflittualità tra i medici e i loro pazienti, come evidenziato
dall'aumento vertiginoso dei contenziosi e purtroppo anche delle
aggressioni. Una migliore comunicazione può ridurre queste
situazioni, ma contro gli atteggiamenti camorristici serve
presenza delle istituzioni e lo status di pubblico ufficiale".
Proprio per sostenere i camici bianchi nel difficile compito di
relazionarsi con chi ha bisogno di cure, all'Ordine dei Medici
di Napoli si è tenuto oggi un importante confronto sui vari
aspetti della comunicazione medico-paziente. Un rapporto che può
essere molto importante anche per gli esiti della cura, come
ormai da tempo confermano le evidenze cliniche. La capacità del
medico di comunicare efficacemente e di creare una buona
relazione è un elemento fondamentale del processo di cura,
poiché influenza la prognosi sia indirettamente, attraverso
l'osservanza delle prescrizioni, sia direttamente. Ancora poco,
invece, sono conosciuti gli aspetti della diffusione delle
notizie mediche
attraverso i mezzi di comunicazione e i nuovissimi social-media.
«Questo è un campo nel quale non ci si può improvvisare - ha
detto - è essenziale che i colleghi che si occupano di sanità
siano opportunamente formati e che abbiano gli strumenti
conoscitivi per adempiere ad un compito così
delicato. Direi che una grande responsabilità ricade anche sui
direttori nell'assegnazione dei servizi", dice Ottavio
Lucarelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti). (ANSA).
Aggressioni a medici:Zuccarelli, comunicare per contrastarle
Presidente Ordine Napoli, episodi sempre più frequenti
