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Firme false in testamento, sequestrata villa da 500mila euro

Firme false in testamento, sequestrata villa da 500mila euro

Operazione della Guardia di finanza

TRENTO, 05 agosto 2022, 10:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Guardia di Finanza di Trento ha sottoposto a sequestro preventivo un immobile di pregio del valore di circa 500.000 euro in provincia di Verona. I finanzieri della Tenenza di Cavalese, su delega della Procura della Repubblica di Verona, nei giorni scorsi hanno infatti dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo di una villa con annessa autorimessa situata nel comune di Peschiera del Garda nella disponibilità di una delle due persone sottoposte alle indagini nell'ambito di un procedimento penale originariamente aperto a Trento e successivamente trasferito a quella veronese per competenza territoriale.
    L'attività di servizio - precisa una nota della Gdf - trae origine da articolate indagini attraverso le quali è stato possibile far emergere l'esistenza di una serie di documenti falsi (testamenti, cambiali, dichiarazioni sostitutive, bolli cambiari ecc.) che sarebbero stati utilizzati - a proprio favore - dall'indagato principale, nell'ambito di procedimenti penali e civili che lo vedevano coinvolto a vario titolo.
    L'attività investigativa - prosegue la nota - ha permesso agli organi inquirenti di disporre di un quadro indiziario, condiviso dal gip del Tribunale di Verona che ha emesso il provvedimento cautelare riconoscendo l'apocrifia delle firme contenute in due testamenti olografi, prodotti dall'indagato in concorso con un esperto grafologo, uno dei quali sarebbe stato redatto - apparentemente in assenza di validi motivi - il giorno dopo la redazione di un testamento pubblico (formato dinnanzi al notaio) dal contenuto completamente diverso.
    L'operazione delle Fiamme Gialle a tutela della fede pubblica si è sviluppata facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria che caratterizzano l'azione del corpo.
    La misura è stata eseguita nella fase dell'indagine preliminare quindi, per il principio della presunzione di innocenza, l'eventuale colpevolezza degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna a cui seguirebbe obbligatoriamente la confisca dei beni sequestrati a favore dell'Erario e dei creditori.
   

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