"L'identificazione del potente
anestetico Fentanyl come sostanza da taglio in una dose di
eroina da strada a Perugia, il primo caso individuato in Italia,
è il segnale di una piaga pericolosissima, di cui non conosciamo
l'entità, che può colpire il nostro territorio e diffondersi
rapidamente. Dobbiamo unire le forze per una presa di posizione
congiunta di tutte le Istituzioni. Chiedo agli altri candidati
di assumerci insieme la responsabilità di tenere alta
l'attenzione, a prescindere da quelli che saranno i risultati
elettorali": così, in una nota, il candidato sindaco per Perugia
Merita, Massimo Monni.
"Purtroppo a riaccendere i riflettori sullo spaccio di droga
in città, come spesso accade - prosegue Monni - è stato un caso
di cronaca che ci ha aperto gli occhi sul fatto che quando si
pensa agli stupefacenti non possiamo più fermarci alla cocaina o
all'eroina, ma indagare sul pericolo parallelo del ricorso
all'abuso di farmaci legali, oppioidi sintetici più potenti
delle droghe illegali che, commerciati illegalmente,
contraffatti o venduti mescolati a cocaina ed eroina, senza che
i consumatori lo sappiano, danno forte dipendenza e
numerosissimi morti per overdose. Basta pensare che in America,
nel 2022, circa un terzo dei decessi tra i giovani dai 25 ai 34
anni è stato causato da overdose da Fentanyl".
"L'innalzamento dell'allerta per il Fentanyl in Italia al
livello tre da parte del ministero della Salute in seguito al
caso di Perugia - conclude il candidato sindaco di Perugia
Merita - è dettato dalla massima urgenza di informare le persone
che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute,
chiedendo agli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle
Province Autonome di diramare le informazioni con urgenza ai
Dipartimenti per le dipendenze e dei Servizi pubblici per le
dipendenze (Serd) delle Asl, e alle Comunità terapeutiche e al
personale socio-sanitario. Ma questo basta ad intercettare i
consumatori rispetto ad un mondo delle dipendenze in perenne
evoluzione? Credo che ci sia un problema culturale che le
Istituzioni, tutte, abbiano il dovere di affrontare non solo in
modo altalenante e quando i fatti di cronaca risvegliano le
coscienze, ma superando l'immaginario collettivo della persona
'drogata' solo come tossicodipendente da sostanze illegali e
come un soggetto che vive ai margini della società, quando non è
più così, o forse non lo è mai stato".
"Per questo - conclude - chiedo a tutti i candidati di alzare
il livello di attenzione, di rafforzare la rete di monitoraggio
territoriale, di aumentare la sinergia tra tutti i settori
potenzialmente esposti e di mettere in atto campagne di
educazione e sensibilizzazione che mettano tutti i cittadini,
soprattutto i più giovani, nelle condizioni di capire il grave
pericolo al quale vanno incontro".
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