Prenderanno il via il prossimo 7
febbraio i corsi gratuiti rivolti agli operatori del settore
nell'ambito del progetto "Umbria culture for family", il network
delle organizzazioni, degli eventi e delle strutture amiche
delle famiglie" che si popone di assegnare un "marchio di
attenzione" a quelle strutture e organizzazioni che intendono
offrire servizi e attività "a misura di famiglie".
Attraverso il progetto, realizzato dall'Assessorato regionale
alla cultura - si legge in una sua nota -, si intende mettere
in rete i diversi soggetti interessati al fine di agevolare la
fruizione di luoghi ed eventi culturali da parte di famiglie con
bambini, sostenendo lo scambio di buone pratiche e di
conoscenze. L'obiettivo è di creare sinergie virtuose con
ricadute importanti anche per l'intero territorio regionale.
Gli eventi formativi, che si svolgeranno da febbraio ad
aprile su piattaforma online, sono rivolti agli operatori e alle
operatrici del settore culturale, in particolare musei,
biblioteche ed organizzatori di eventi. "Un'ottima occasione -
viene sottolineato - per tutti gli operatori culturali di far
parte di una rete che saprà mettere in comune buone prassi,
esperienze virtuose e concrete attività culturali family
friendly.
Gli operatori potranno scegliere tutti o solo alcuni corsi a
seconda delle esigenze e degli interessi: dalla co-progettazione
delle attività per il coinvolgimento delle famiglie alla
gestione dei social media e all'analisi delle buone pratiche.
Già dal primo febbraio, sarà pienamente operativa la
piattaforma del progetto, all'indirizzo
www.umbriacultureforfamily.it, da cui è possibile scaricare il
Disciplinare per l'assegnazione del marchio di attenzione, la
domanda per l'adesione ed il programma dei percorsi formativi.
Sulla medesima piattaforma è possibile fare l'iscrizione del
personale addetto ai percorsi formativi.
A ciò si aggiungono canali social dedicati agli indirizzi
https://www.facebook.com/umbriaculturavieninfamiglia/ e
https://www.instagram.com/umbriaculturavieninfamiglia/
Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri Dipartimento per le politiche della famiglia e vede la
collaborazione del Dipartimento di Scienze politiche
dell'Università degli Studi di Perugia.
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