L'Assemblea legislativa ha
approvato all'unanimità il Bilancio di previsione finanziario
per gli anni 2022-2023-2024 per il funzionamento di Palazzo
Cesaroni.
Tra le priorità indicate nel documento la capacità di
rinnovamento e di comunicazione; l'attività di consolidamento e
miglioramento della qualità delle leggi e valutazione delle
politiche pubbliche; la digitalizzazione dei processi interni
per snellire l'attività anche nel rispetto dell'ambiente; il
benessere lavorativo quale priorità strategica; l'attivazione
del sistema di programmazione come strumento informativo e di
controllo dell'attività, anche per la razionalizzazione e
riduzione della spesa; la comunicazione e l'informatizzazione
istituzionale quali elementi determinati dalla trasparenza e
conoscenza dell'attività svolta. "L'attenzione" nella
quantificazione del fabbisogno per il funzionamento
dell'Assemblea - si legge nella relazione - ha reso possibile
confermare la richiesta di finanziamento di 18 milioni 130mila
euro per ogni annualità.
Confermati anche i trasferimenti Agcom per circa 103mila euro,
vincolati alle funzioni delegate all'Assemblea legislativa,
oltre ai circa 83mila euro per le trattenute obbligatorie a
carico dei consiglieri regionali per l'indennità di fine
mandato.
Ulteriori entrate sono di circa 47mila euro per la gestione
della Buvette, quasi 14 mila euro per interessi attivi maturati
sui conti correnti di tesoreria e circa 21 mila euro per il
personale comandato.
Il fabbisogno finanziario dell'Assemblea per il 2022 è di
circa 18 milioni 363 mila euro, per il 2023 18 milioni 330 mila
e per il 2024 18 milioni 337 mila euro. Nel 2022 non è stata
applicata alcuna quota anticipata di avanzo d'amministrazione.
Le spese servono a coprire le spese per gli amministratori
regionali, per l'erogazione degli assegni vitalizi, per il
personale, per i gruppi consiliari, per il finanziamento del
Cal, dell'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea, del
Centro Studi Giuridici e Politici e del Corecom, per i Revisori
dei conti, il Difensore Civico, l'organismo indipendente di
valutazione. Queste spese "obbligatorie" - è stato spiegato -
rappresentano il principale fattore di rigidità del bilancio,
assorbendo oltre l'83% del totale delle risorse disponibili.
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