La Prima commissione
dell'Assemblea legislativa, presieduta da Daniele Nicchi, si è
riunita a Palazzo Cesaroni per discutere i disegni di legge
della Giunta regionale relativi a "fusione per incorporazione di
società regionali nella 'Puntozero scarl" e "Modifiche al
sistema integrato per il mercato del lavoro e all'agenzia
Arpal". Svolta anche una nuova audizione sulla mozione dei
consiglieri Andrea Fora (Patto civico) e Tommaso Bori (Pd)
"Attivazione di un gruppo di lavoro 'Perugia obiettivo 2027'".
La presidente della Giunta - riferisce una nota della Regione
- ha illustrato il lavoro di riorganizzazione delle società
regionali portato avanti nel 2020: "Per ogni società partecipata
- ha detto - abbiamo richiesto un piano industriale e sono state
individuate le 15 partecipate più significative (che hanno 1.500
dipendenti), a cui affidare precisi indirizzi strategici.
Abbiamo puntato sul contenimento dei costi, sulla chiarezza
delle finalità, sulla razionalizzazione e sull'innovazione delle
strutture. La fusione di 'Umbria Salute e Servizi' e 'Umbria
Digitale' porterà 2 milioni di euro di risparmi annui, grazie a
economie di scala e messa a valore delle competenze. La fusione
permetterà anche di salvaguardare le 167 unità lavorative. Il
primo gennaio 2022 'Umbria Digitale' verrà incorporata in
'Umbria Salute e Servizi' dando vita alla nuova partecipata
'Puntozero scarl'. Ci sarà un unico amministratore. I
consorziati saranno costituiti dalla somma di quelli delle due
società".
La Commissione ha deciso di convocare audizioni con i
sindacati, le Rsu e gli amministratori delle due società
coinvolte.
In merito al mercato del lavoro, il disegno di legge
predisposto dall'Esecutivo è stato approvato dalla Commissione
con i voti di Lega e Fratelli d'Italia; contrari i consiglieri
Pd e M5s. Il testo, così come emendato nella seduta del 24
maggio, viene dunque trasmesso all'Aula di Palazzo Cesaroni per
il voto finale. I relatori saranno Daniele Nicchi (Lega) per la
maggioranza e Donatella Porzi (Pd) per le minoranze.
I consiglieri di opposizione hanno così spiegato il proprio
voto contrario: per Thomas De Luca (M5s) "questa legge peggiora
il quadro esistente. Ci sono molte questioni che andranno a
complicare la vita degli umbri, solo per consolidare nicchie di
interesse privato. Il Centro pubblico per l'impiego diventerà
una 'bad company' su cui scaricare coloro che sono più
difficilmente occupabili mentre gli altri verranno gestiti dal
privato. Tutto questo aggraverà la situazione già difficile
lasciata dalla pandemia". Donatella Porzi (Pd) ha parlato di
"azione intempestiva. Serviva un intervento che tenesse in
considerazione le riforme nazionali in atto per determinare la
cornice di riferimento. Siamo preoccupati per la creazione di
emarginazione e lo svilimento del sistema pubblico. La
previsione di un Consiglio di amministrazione rappresenta un
costo ulteriore per la struttura". Per Michele Bettarelli (Pd),
è "una riforma necessaria, ma nei tempi sbagliati. Le figure più
deboli confluiranno nella 'bad company' mentre il lavoro sarà
altrove".
Si è svolta inoltre oggi la seconda tornata di audizioni con
le categorie economiche sull'atto di indirizzo "Perugia
obiettivo 2027" che auspica, tra l'altro, la creazione di un
Tavolo con istituzioni, associazioni di categoria e forze
economiche e sociali per nuova modalità di condivisione delle
politiche di sviluppo locali che produca un modello di confronto
territoriale che produca risultati efficaci. Dagli interventi
dei rappresentanti di Cia, Confindustria e Confcommercio è
emersa condivisione per gli obiettivi della mozione. Ulteriori
audizioni saranno convocate nelle prossime settimane.
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