"Istituire il servizio dello
psicologo di cure primarie, una figura che risulta fondamentale,
soprattutto in fase post-pandemia, alla luce dello spostamento
dell'asse, dalla malattia alla salute della persona, nel sistema
sanitario nazionale, e ancor più strategica dopo oltre un anno
di emergenza sanitaria, che ha aumentato i casi di patologia e
di cronicità":il capogruppo del Partito democratico, Tommaso
Bori, ha presentato in Terza commissione la sua proposta di
legge "Norme per l'istituzione del servizio di psicologia di
cure primarie, ad integrazione con l'azione di medicina generale
e con i pediatri di libera scelta".
La presidente della Commissione sanità Eleonora Pace ha
avviato l'istruttoria sulla proposta di legge, che va ad
aggiungersi a quelle già in corso per gli atti già presentati da
Thomas De Luca (M5s), sempre sullo psicologo di base, e Simona
Meloni (Pd) relativa allo psicologo nelle scuole. Possibile
un'unificazione degli atti in un testo unico.
"L'obiettivo della proposta - ha spiegato Bori, secondo
quanto riferisce una nota della Regione - è quello di mettere al
centro la salute. L'Umbria, nel 2018, è risultata la seconda
regione italiana per uso di farmaci antidepressivi e, secondo
una recente rilevazione relativa alla spesa sostenuta per
l'acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie
pubbliche, l'Umbria è al primo posto con il 49,3 per cento sul
totale. La paura del contagio e la crisi economica hanno fatto
da moltiplicatori per il disagio. Si stimano 150mila nuovi casi
di depressione dovuti alla disoccupazione da pandemia, a rischio
più alto soprattutto donne, giovani e anziani".
"Con la psicologia di cure primarie - ha aggiunto Bori - il
sistema sanitario regionale potrebbe garantire il benessere
psicologico di qualità nella medicina di base, sul territorio,
vicino alla realtà di vita dei pazienti, alle loro famiglie e
alle loro comunità. Il compito è fornire un primo livello di
servizi di cure psicologiche di qualità, accessibile, efficace,
cost effective e integrato con gli altri servizi sanitari,
caratterizzato da costi contenuti e da una rapida presa in
carico del paziente. Tale soluzione è già stata adottata, come
sperimentazione, in Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto,
Lombardia, Lazio e ha dimostrato una sostanziale efficacia degli
interventi, un miglioramento del livello di benessere e una
diminuzione della sintomatologia. In Umbria la sperimentazione è
avvenuta nell'anno 2018/2019 e ha evidenziato l'efficacia degli
interventi".
Secondo Bori - continua la nota - la figura dello psicologo
di cure primarie potrebbe coadiuvare anche le vittime di
violenza domestica, stalking, revenge porn e sosterrà le
famiglie nei momenti critici, sarà di supporto per le persone
nei momenti di maggiore fragilità emotiva e psichica, aiuterà i
bambini nella fase della crescita e/o se vittime di bullismo o
cyberbullismo. Le aree di intervento su cui potrà intervenire
saranno problemi legati all'adattamento quali lutti, perdita del
lavoro, separazioni e malattie croniche, problemi legati al
ciclo della vita, sostegno psicologico alle diagnosi infauste o
alle cronicità o recidiva di malattie, scarsa aderenza alla
cura. Sarebbe un passo avanti importante, per il quale invitiamo
la Giunta regionale a rinunciare alle bandierine e a sedersi al
tavolo per migliorare insieme il nostro sistema sanitario".
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