"Domani a Palazzo Cesaroni si
terrà la prima giornata umbra degli Stati generali sulle
politiche giovanili. Ringrazio la Regione Umbria, l'assessore
Coletto e la presidente Tesei per aver accolto il mio invito,
fatto a novembre scorso, di realizzare gli Stati generali sul
disagio giovanile per mettere a sistema tutti quei soggetti in
grado di definire una rete a maglie strette per aiutare i
giovani nelle loro fragilità e renderli protagonisti di un
sistema": così la consigliera regionale Paola Fioroni, Lega,
vicepresidente dell'Assemblea legislativa. "L'evento di domani -
spiega - è stato costruito come una giornata di formazione e
condivisione che punta a coinvolgere tutta la comunità educante
umbra. Lo scopo è di far partecipare tutti i soggetti che hanno
una parte attiva nella nostra Regione per condividere strumenti
e contribuire alla individuazione di obiettivi, rafforzando la
rete a supporto delle politiche giovanili, ponendo le basi e le
opportune alleanze per il futuro delle giovani generazioni
dell'Umbria. Un lavoro corale per creare una tessitura tra
famiglia, scuola, società civile e istituzioni per programmare
strumenti, modalità organizzative e pratiche di lavoro,
individuare comuni prospettive di senso e di cambiamento per
costruire collaborazioni tra tutti i vari stakeholders".
"Per tutta la giornata - afferma Paola Fioroni in una nota -
nella sala Brugnoli della sede dell'Assemblea legislativa a
Perugia, si alterneranno esponenti delle istituzioni, studiosi,
professionisti e protagonisti di questo mondo per affrontare un
tema delicato e fondamentale: 'Giovani tra complessità e
opportunità. Costruire rete per comprendere l'universo giovanile
tra ascolto, riconoscimento e prendersi cura'. Siamo sicuri che
da questa prima giornata degli stati generali sulle politiche
giovanili usciranno buone pratiche da coltivare insieme
all'ascolto per la costruzione di solidi punti di riferimento,
volti a promuovere inclusione e cultura della legalità al fine
di contenere il disagio giovanile e ridurre il rischio di
conflittualità sociale verso un'ottica di sviluppo,
emancipazione ed autonomia delle giovani generazioni. Con questo
evento la Regione Umbria si fa cabina di regia di una iniziativa
sociale di fondamentale importanza. Per proseguire con quanto
fin qui realizzato è imprescindibile la forte connessione tra i
principali attori istituzionali e non, come i servizi sociali e
sanitari, educativi e del tempo libero, religiosi, culturali,
sportivi e ricreativi. Tutti insieme dobbiamo far sentire i
giovani protagonisti attivando interventi per la realizzazione
di percorsi di autonomia, per una crescita sana ed equilibrata
di adolescenti e giovani adulti".
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