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La Fise fa il punto a Perugia sulla riforma dello sport

La Fise fa il punto a Perugia sulla riforma dello sport

Seminario con circa 130 dirigenti, tecnici e istruttori

PERUGIA, 30 gennaio 2024, 15:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Circa 130 dirigenti, tecnici e istruttori, in rappresentanza di tutti i centri ippici della regione, si sono riuniti a Perugia, martedì 30 gennaio, per prendere parte al seminario dedicato alla Riforma dello sport, organizzato in Umbria dalla Federazione italiana sport equestri.
    A portare i propri saluti e introdurre i lavori è stata la presidente della Fise Umbria, Mirella Bianconi: "La forte partecipazione a questo incontro dimostra quanto gli sport equestri in Umbria stiano crescendo, in numero, ma anche in qualità e servizi offerti. Su questa strada ormai intrapresa, vogliamo presentarci al pubblico in una veste più adeguata al livello che abbiamo raggiunto. Ecco perciò che la formazione diventa un aspetto fondamentale".
    A illustrare le novità introdotte dalla riforma è stato il presidente nazionale della Fise, Marco Di Paola: "Questa riforma del lavoro sportivo è assolutamente importante, innanzitutto perché cerca di riconoscere tutele ad atleti e sportivi che fino adesso hanno sempre lavorato in questo settore senza tutele previdenziali: oggi si comincia a dare dignità a queste persone.
    Segna, inoltre, un cambiamento epocale nella gestione delle società: fino a oggi, lo sport viveva una situazione particolare, una sorta di deregulation, consentita proprio per il valore sociale del movimento sportivo, che si cercava di aiutare attraverso facilitazioni. Ora queste stanno venendo meno e vogliamo aiutare i nostri centri sportivi a introdursi in questo nuovo mondo che non conoscevano". "Le nuove norme - ha aggiunto Bianconi - entreranno in vigore a luglio e abbiamo ancora qualche mese per adeguarci".
    Aspetto fondamentale della riforma, per quanto riguarda il mondo degli sport equestri - spiega una nota dei promotori dell'incontro - è inoltre l'individuazione e il riconoscimento dello status di cavallo-atleta. "Siamo, infatti, l'unico sport olimpico - ha ricordato Di Paola - che si pratica insieme a un altro compagno, qual è appunto il cavallo. E attraverso la riforma si è voluto dare dignità di atleta anche a lui: sono stati così introdotti articoli di legge a tutela del benessere di questo nostro magnifico e amato compagno di sport".
   

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