"A seguito del mio appello
lanciato a difesa della sanità pubblica e rilanciato
pubblicamente da Movimento 5 stelle, Sinistra italiana, Alleanza
verdi sinistra e Partito socialista, il Partito democratico
intende avviare la mobilitazione regionale per il diritto alla
salute e in difesa della sanità pubblica": lo annuncia il
consigliere regionale del Pd Tommaso Bori, vice presidente della
Commissione consiliare Sanità e segretario regionale. "Il
percorso sarà condiviso e aperto alle forze sociali e al mondo
associativo, con cui definire congiuntamente le modalità della
protesta e le azioni di proposta che daranno vita ad una grande
stagione di partecipazione", aggiunge.
"Dobbiamo non solo salvare - sostiene Bori -, ma soprattutto
rilanciare il Servizio sanitario pubblico e rendere davvero
esigibile il diritto alla salute, come stabilito nell'articolo
32 della Costituzione, che la destra a livello nazionale e
regionale continua a negare e compromettere. Lo faremo tutti
insieme e in tutta l'Umbria a sostegno delle iniziative che già
sono in programma, come quelle previste a Spoleto e Città di
Castello il prossimo 23 Settembre, oltre che mettendo in campo
un calendario di nuovi appuntamenti che serviranno anche a dare
forza alla proposta di legge che intendiamo presentare in
Consiglio regionale. Un'azione convinta e concreta per rimuovere
i tetti alle nuove assunzioni e contenere il fenomeno dilagante
dei 'gettonisti'; per chiedere più risorse da stanziare sul
fondo sanitario nazionale e riportarci su livelli europei e
contro l'autonomia differenziata promossa dalla Lega e portata
avanti dal ministro Calderoli che finirà per penalizzare proprio
la sanità nelle piccole regioni come l'Umbria e in quelle del
sud Italia".
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