Sindacati in piazza, a Terni,
nell'ambito della mobilitazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil
per "fermare la strage nei luoghi di lavoro".
Alcune decine di persone si sono ritrovate per un presidio
davanti alla prefettura, dove una delegazione è stata poi
ricevuta dal prefetto, Emilio Dario Sensi. "Chiediamo di
coinvolgere tutti i soggetti, associazioni datoriali e
istituzioni, per avviare una campagna sulle questioni della
sicurezza" ha spiegato Claudio Cipolla, segretario generale
della Cgil di Terni. "Il lavoro deve essere considerato un
valore e non un costo - ha aggiunto -, e per questo bisogna
investire in formazione, tecnologie e personale per i controlli.
Inoltre vanno applicati i contratti nazionali e fatta una legge
sugli appalti".
Secondo Angelo Manzotti, segretario generale della Cisl
Umbria, "è inaccettabile che in questo Paese non ci sia un
protocollo nazionale sulla sicurezza, di cui bisogna dotarsi".
"Siamo inoltre preoccupati - ha continuato - perché l'Umbria è
purtroppo una delle Regioni d'Italia con più alto tasso di
infortuni, anche in questo frangente di ripresa parziale
dell'attività produttiva".
Sull'importanza di formazione, informazione e controlli ha
insistito anche Gino Venturi, segretario generale della Uil di
Terni. "Basta limitarci ad indignarci quando succede una
disgrazia - ha sottolineato -. Occorre incidere anche sul piano
culturale nell'opinione pubblica, educando pure i più piccoli
alla cultura della vita e della sicurezza".
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