Nel corso della stagione sciistica
appena conclusa sono stati 2.844 gli interventi di recupero di
persone ferite portati a termine dal Comando provinciale dei
carabinieri di Trento, che ha impiegato circa 70 professionisti
in 29 località. Tra questi incidenti - informa l'Arma - solo 13
nascono da una collisione con ostacoli fissi e mobili. La
maggior parte avviene per cadute accidentali (81,1%), mentre
scende la percentuale degli scontri tra sciatori (13% dei casi
contro il 15% della precedente stagione).
La fascia di età più esposta agli incidenti sulle piste è
quella dei ragazzi tra gli 11 e i 20 anni (un quinto degli
infortuni) e la pratica sciistica più a rischio rimane lo
snowboard. Nel 37% dei casi l'infortunato si è procurato una
lesione al ginocchio.
I dati diffusi dai carabinieri rendono conto anche
dell'attività di polizia lungo le piste. Nella stagione
sciistica 2023-2024 sono stati controllati 7.877 sciatori ed è
stata verificata la gestione di 426 rifugi. A fronte dei
controlli, sono state denunciate 72 persone (di cui 12 per
professione abusiva di maestro di sci, 19 per furto di
attrezzatura sciistica e 7 per cessione-detenzione di
stupefacenti) e 7 strutture ricettive. Sono state elevate
inoltre 473 sanzioni legate al "nuovo codice sulle piste da
sci": un dato che è raddoppiato rispetto alla stagione
precedente, anche perché sono state impiegate più risorse per il
controllo delle piste.
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