Nel 2022 la spesa annuale delle
famiglie per la salute in Trentino è stata mediamente di
1.743,24 euro, il 13,9% in più rispetto al 2021 (1.530,12 euro).
Si tratta - sottolinea Gimbe nella sua rilevazione sulla spesa
sanitaria delle famiglie italiane - dell'importo più alto a
livello nazionale tra le regioni e le province autonome. La
percentuale delle famiglie che ha rinunciato alle prestazioni
sanitarie nel 2022, inoltre, è pari al 5,9% (media Italia 7%).
In Provincia di Bolzano, dove la spesa annuale delle famiglie
per la salute nel 2022 è stata pari a 1.650 (+12,3% rispetto al
2021 in cui era pari a 1.469,64 euro), la percentuale delle
famiglie che ha rinunciato alle prestazioni sanitarie nel 2022 è
stata del 4,7%, la percentuale più bassa fra regioni ordinarie e
province autonome, insieme alla Campania.
Gimbe segnala inoltre che, sempre nel 2022, il 16,7% delle
famiglie italiane ha limitato la spesa per visite mediche e
accertamenti periodici preventivi in quantità o qualità. Se il
Nord-Est (10,6%), il Nord-Ovest (12,8%) e il Centro (14,6%) si
trovano sotto la media nazionale, tutto il Mezzogiorno si
colloca al di sopra: di poco le Isole (18,5%), di oltre 10 punti
percentuali il Sud (28,7%), in pratica più di 1 famiglia su 4.
Secondo i numeri, il 4,2% delle famiglie italiane dichiara di
non disporre di soldi in alcuni periodi dell'anno per far fronte
a spese relative alle malattie e l'incidenza della povertà
assoluta per le famiglie in Italia - ovvero il rapporto tra le
famiglie con spesa sotto la soglia di povertà e il totale delle
famiglie residenti - è salita dal 7,7% (2021) al 8,3% (2022),
ovvero quasi 2,1 milioni di famiglie. Il Nord-Est ha registrato
l'incremento più significativo, passando dal 7,1% al 7,9%,
seguito dal Sud con un aumento dal 10,5% all'11,2% e dalle Isole
con un incremento dal 9,2% al 9,8%. Anche se il Nord-Ovest e il
Centro hanno registrato un aumento più contenuto (0,4%), il
fenomeno della povertà assoluta è diffuso su tutto il territorio
nazionale.
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