"Con la presente lettera vogliamo
attirare l'attenzione, anche al di fuori del mondo della scuola,
su un disagio sempre più palpabile nelle nostre aule, sia tra
docenti che tra discenti dell'"ultimo miglio" della scuola
superiore: la Spada di Damocle dei TOLC!". Lo scrivono in una
lettera 45 docenti del liceo Da Vinci di Trento.
TOLC è l'acronimo di TestOnline CISIA = test per chi vuole
accedere ad un corso di laurea che richiede una valutazione
delle competenze iniziali prima dell'immatricolazione, erogato
su piattaforma informatizzata e composto da quesiti selezionati
automaticamente e casualmente da un database e rivolti a
studenti del penultimo e/o ultimo anno del ciclo scolastico
secondario. Nella lettera, i docenti si chiedono che senso ha
"costringere gli studenti interessati ad una formazione
universitaria a formarsi per questi TOLC in autonomia, su
conoscenze e competenze di un certo livello che spetterebbe allo
stesso ambito universitario fornire". La conseguenza, ancora i
docenti, è "sottrarre così agli studenti stessi energie, tempo e
concentrazione che spetterebbero di diritto ancora ad una fase
di formazione scolastica", oltre a "costringere i docenti, che
si ritrovano in classi a volte dimezzate (e non in un solo giro,
ma a rotazione!) a rimodulare le loro tempistiche e le loro
modalità di insegnamento, a modificare la propria programmazione
didattica, a cambiare le date e le tipologie delle verifiche
precedentemente concordate, facendo slalom tra i vari
appuntamenti scelti dai loro studenti per i TOLC?".
Tutto ciò - sottolineano i firmatari - avviene in un periodo
strategico e delicato anche da un punto di vista formativo ed
emotivo per gli studenti, dedicato alla conclusione del ciclo di
studi con l'Esame finale di Stato. Secondo i docenti ci vorrebbe
"uno sbarramento alla fine del primo anno degli studi
universitari, anche per consentire a tutti gli studenti di
mettersi alla prova rispetto alla strada scelta" e chiedono "che
almeno nel frattempo i TOLC non interferiscano con il calendario
e la progettualità delle attività didattiche nonché col diritto
allo studio".
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