La riduzione dello status di
protezione dei grandi predatori a livello europeo è stato uno
dei temi che il presidente della Provincia di Bolzano, Arno
Kompatscher, ha discusso con Dubravka Suica, vicepresidente
della Commissione europea per la democrazia e la demografia.
Anche questa materia, secondo il presidente altoatesino, c'entra
con la politica democratica. "È molto problematico per il futuro
delle aree rurali - ha spiegato Kompatscher -, quando sono le
maggioranze urbane a decidere quali debbano essere le soluzioni
sensate per i problemi delle popolazioni rurali. Lo vediamo ad
esempio con orsi e lupi: spesso le decisioni politiche vengono
prese senza tenere conto della realtà delle nostre aree rurali.
Noi, però, ne sentiamo gli effetti immediati sulla vita e
sull'economia".
Kompatscher ha parlato anche degli effetti negativi del
geo-blocking sulle minoranze linguistiche nell'Ue. Attraverso
questa tecnica, i contenuti regionali su Internet vengono
bloccati dal provider, principalmente a causa del copyright.
"Questo, però, rende più difficile, in particolare alle
minoranze linguistiche, l'accesso ai contenuti in streaming e
alle mediateche delle rispettive emittenti nella loro area
linguistica, basti pensare alla trasmissione di eventi culturali
e sportivi", ha spiegato Kompatscher, secondo il quale, in
collaborazione con le autorità competenti a livello europeo e
nelle trattative con i fornitori e i detentori dei diritti,
questo accesso deve essere reso possibile.
In relazione alla questione dei diritti delle minoranze, il
presidente altoatesino ha anche sottolineato l'effetto simbolico
del Minority Safepack e ha ribadito che è importante riconoscere
il segno dei tempi, perché gli standard minimi per la protezione
delle minoranze non vanno solo a beneficio delle minoranze
stesse, ma anche della conservazione della diversità culturale e
linguistica che caratterizza l'Europa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA