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Droga in val di Fassa e Bolzano, spaccio anche nei boschi

Droga in val di Fassa e Bolzano, spaccio anche nei boschi

Operazione del Nucleo operativo della Compagnia di Cavalese

TRENTO, 31 gennaio 2023, 12:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Spaccio di stupefacenti, anche nei boschi, per evitare i controlli, o con il figlio minore al seguito. E festini a base di cocaina. Sono alcune risultanze dell'operazione "Sciamano 2", effettuata dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Cavalese nelle Province di Trento, Bolzano e Taranto. All'alba di oggi i militari hanno eseguito 14 misure cautelari disposte dal Gip del Tribunale di Trento su richiesta della Procura. L'indagine, che costituisce la naturale prosecuzione dell'omonima attività condotta dai carabinieri nel 2018, ha delineato le dinamiche di spaccio in val di Fassa nel corso degli ultimi tre anni. Tutto è partito da una serie di approfondimenti avviati dagli investigatori del Norm dopo alcune segnalazioni riguardo a strani "giri" in diversi locali fassani. I militari hanno quindi scoperto una rete di spaccio attiva in val di Fassa con collegamenti in Alto Adige, dove sono stati localizzati i canali di approvvigionamento.
    Nel complesso, tra il 2020 ed il 2022, i carabinieri del Norm di Cavalese sono riusciti a effettuare in terra ladina e nella Provincia di Bolzano 26 sequestri di droga tra cocaina, eroina, hashish a trafficanti, corrieri e clienti. I carabinieri hanno documentato più di 1.000 episodi di spaccio, tutti consumati nella vallata ladina.
    L'indagine è proseguita anche in Provincia di Bolzano, dove sono stati individuati diversi canali di approvvigionamento dei pusher fassani. È stata documentata l'esistenza di una associazione, composta da 5 persone, dedita al traffico di cocaina su vasta scala. Il capo del sodalizio è un narcotrafficante con precedenti di peso, che si avvaleva della collaborazione di un "colletto bianco", addetto alla gestione finanziaria del gruppo e che teneva i contatti con l'alta società bolzanina. Gli altri 3 sodali, tra cui la figlia del capo dell'associazione, hanno ricoperto il ruolo di rifornitori delle piazze di Bolzano, Merano e della val Gardena.
   

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