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Bollette: Kompatscher, via altoatesina non è praticabile

Bollette: Kompatscher, via altoatesina non è praticabile

"Non penalizzare chi produce energia da fonti rinnovabili"

BOLZANO, 08 febbraio 2022, 14:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una via altoatesina in campo energetico non praticabile "né giuridicamente, né praticamente".
    Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. L'idea di utilizzare solo energia prodotta localmente per evitare l'attuale volatilità dei costi, ha sottolineato il presidente altoatesino, "non ha base giuridica, ma non funziona nemmeno a livello pratico". "È vero - ha aggiunto - che nell'arco dell'anno consumiamo meno energia di quanta ne produciamo, ma ci sono mesi con picchi di utilizzo per cui la nostra energia non sarebbe sufficiente".
    La giunta provinciale ha incontrato i vertici di Alperia, società elettrica partecipata dalla stessa Provincia e dai comuni altoatesini. "Ci hanno illustrato quello che hanno fatto a sostegno di imprese a famiglie - ha riferito Kompatscher - realizzando un contenimento dei costi per circa 200 milioni di euro". Per l'azienda, però, i margini si sono ridotti anche a causa del decreto "Sostegni ter" del governo, che stabilisce che eventuali profitti aggiuntivi dei produttori di energie rinnovabili debbano essere corrisposti allo Stato. Questo provvedimento, ha sostenuto Kompatscher, "penalizza chi produce energia da fonti rinnovabili" e "sarà nostra premura intervenire con i nostri parlamentari e con le altre Regioni interessate sul governo perché la norma così non funziona: noi diamo le risorse ed i benefici vanno su tutto il territorio nazionale, ma a pagare siamo solo noi".
   La giunta provinciale ha valutato come strano che lo Stato, tramite il Decreto legge "Decreto Sostegni ter", abbia stabilito che i profitti aggiuntivi che i produttori di energie rinnovabili hanno derivato a causa dell'aumento dei prezzi dell'elettricità debbano ora essere versati allo Stato. Secondo il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, questo rappresenta "un doppio danno per l'Alto Adige: da un lato in forma di minori entrate per la Provincia e i Comuni, dall'altro anche i forma di tasse che l'Alto Adige perderebbe. Di base sarebbe difficile da sostenere che lo Stato, come istituzione pubblica, possa sottrarre ricavi a un'altra istituzione (Provincia e Comuni come soci proprietari di Alperia). Non è chiaro, inoltre, perché il decreto riguardi solo i produttori di energie rinnovabili (in questo con un impatto non solo su Alperia ma anche gli altri produttori di energia in Alto Adige) e non quelli di energia da combustibili fossili". "Ciò contrasta con ogni sforzo di sostenibilità" rimarca Kompatscher. Secondo il presidente il Decreto confligge anche con le norme dell'Autonomia: "Insieme ai nostri parlamentari a Roma e nell'ambito della Conferenza delle Regioni faremo di tutto per evitare l'applicazione del decreto nella sua attuale formulazione. Inoltre chiederemo che le misure di attenuazione, annunciate a livello nazionale, siano attuate al più presto per quelle cittadine e quei cittadini che hanno minori entrate. Vogliamo inoltre verificare quanto e come possa in questi casi intervenire anche la Provincia con aiuti economici".

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